16 ottobre 1906, nasce Dino Buzzati, scrittore, giornalista e pittore italiano

Controtempo

Il 16 ottobre 1906, a Belluno, nasce Dino Buzzati Traverso, uno dei più originali e poliedrici autori italiani del Novecento. Scrittore, giornalista, drammaturgo, pittore e perfino librettista, Buzzati ha saputo coniugare il realismo della cronaca con la dimensione fantastica e simbolica, creando un mondo narrativo unico e inconfondibile.

Cresciuto in una famiglia colta e borghese, Buzzati si trasferì giovanissimo a Milano, dove nel 1928 iniziò la sua lunga collaborazione con il Corriere della Sera, giornale per il quale lavorò per tutta la vita. Come inviato e cronista, seguì eventi di grande rilievo – dalle cronache di guerra alle imprese alpinistiche – affinando uno stile asciutto, preciso e al tempo stesso carico di suggestione.

Il nome di Dino Buzzati resta legato soprattutto al romanzo Il deserto dei Tartari (1940), considerato un capolavoro della letteratura italiana del Novecento. L’opera racconta la storia del tenente Giovanni Drogo, che trascorre la vita in attesa di un evento grandioso – l’arrivo dei Tartari – che forse non accadrà mai. Il romanzo, intriso di metafore sull’attesa, il destino e la vanità delle ambizioni umane, riflette il senso di inquietudine e solitudine dell’uomo moderno.

Buzzati fu anche maestro del racconto breve, genere nel quale univa il realismo quotidiano al mistero e al soprannaturale. Nelle raccolte come I sette messaggeri, Sessanta racconti e La boutique del mistero, la vita comune si mescola all’assurdo, al sogno e all’enigma. Le sue storie, spesso ambientate in città grigie e anonime, rivelano un profondo senso del tempo che scorre e dell’ineluttabile destino umano.

Meno noto ma non meno importante è il Buzzati pittore e illustratore. Amava dire che la pittura gli permetteva di esprimere ciò che le parole non potevano. Le sue opere visive riprendono gli stessi temi dei suoi scritti: il mistero, la morte, la solitudine, il fantastico. Tra i suoi lavori più celebri si ricorda il Poema a fumetti (1969), una moderna reinterpretazione del mito di Orfeo ed Euridice in chiave contemporanea e visiva, considerata una delle prime graphic novel italiane.

Dino Buzzati morì a Milano il 28 gennaio 1972, lasciando un’eredità artistica che continua a influenzare scrittori, giornalisti e pittori. Le sue opere, sospese tra sogno e realtà, continuano a parlare al lettore moderno, ricordandoci che dietro la vita quotidiana si nasconde sempre un mistero da svelare.

(Salvatore Palita)

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