
Venerdì 17 ottobre a Sassari prenderà il via il tour sardo della sesta edizione del Nazra Palestine Short Film Festival, una rassegna internazionale di cortometraggi che, dal 2017, racconta la Palestina attraverso lo sguardo di chi la vive e la resiste. La prima tappa si terrà al CineTeatro Astra, in via Cossiga 5, nell’ambito della rassegna culturale “Diritti al contrario”, promossa da Ponti non muri, Gruppo Emergency Sassari, Amnesty International Sassari, Alisso, NoiDonne2005, Movimento Omosessuale Sardo e Convenzione per i diritti nel Mediterraneo, con il contributo della Fondazione di Sardegna. La mattina sarà dedicata agli studenti del Liceo Margherita di Castelvì, mentre la proiezione serale, alle 20:15, sarà aperta al pubblico con ingresso libero fino a esaurimento posti. La seconda tappa si terrà a Ploaghe sabato 18 ottobre alle 18:30, nel salone dell’ex Convento dei Cappuccini, in collaborazione con il Comune e con la sezione locale dell’ANPI.
Il festival torna in Sardegna in un momento storico drammatico, in cui la violenza coloniale continua a colpire un popolo che da settantasette anni subisce occupazione, apartheid e cancellazione.
Il termine Nazra, che in arabo significa “sguardo”, è il cuore del progetto: uno sguardo libero, plurale e indipendente sulla Palestina, lontano dalla retorica e dalle narrazioni imposte dai media occidentali.
Quest’anno il festival, partito da Milano con venti finalisti e quattro vincitori, prosegue con un tour diffuso che attraversa decine di città italiane. Ogni tappa diventa un luogo di incontro e di condivisione, grazie alla partecipazione diretta di autori, giurati e artisti che trasformano la proiezione in un atto collettivo di solidarietà. Nazra non è solo cinema: è arte, memoria, musica e teatro. È un archivio di voci, volti e storie che resistono al silenzio imposto e che continuano a chiedere giustizia e libertà.
Il poster dell’edizione 2025 è dedicato a Gaza e a tuttə le vittime del genocidio in corso. Il volto scelto per rappresentarle è quello di Hind Rajab, una bambina di cinque anni uccisa il 29 gennaio 2024 insieme alla sua famiglia e ai soccorritori che avevano tentato di salvarla. La sua immagine, fragile e potentissima, diventa simbolo della brutalità e dell’impunità, ma anche del bisogno urgente di racconto, di memoria e di giustizia.
Nazra è il frutto del lavoro di un piccolo collettivo di attivistə, artistə e operatorə culturali che credono nell’arte come strumento di resistenza e solidarietà. Un progetto indipendente e dal basso, che restituisce visibilità a opere spesso escluse dai circuiti ufficiali e crea un ponte culturale tra Italia e Palestina. Dopo Sassari e Ploaghe, il tour proseguirà ad Aggius, Stintino, San Vero Milis, Oristano, Samugheo, Isili, Laconi, Villaverde, Gonnosfanadiga, Iglesias e Carloforte.
Per informazioni: pontinonmuri@yahoo.it






