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Il Vento e le presentazioni letterarie ai tempi del covid


di Vincenzo Elviretti

Qualche giorno fa, sabato 24 ottobre, ho presentato il mio libro “Il vento. Racconto di una canzone”, in un bel posto: il Borgo dei cartai, a Subiaco (Rm). Il posto è sostanzialmente un museo della carta, dove questa, a scopo didattico, viene prodotta con le tecniche di qualche secolo fa. 
La cittadina è conosciuta come quella dove fu stampato il primo libro in Italia grazie a una straordinaria invenzione dellepoca: i caratteri mobili.
Più che una presentazione, è stata come una data di un tour.
Il libro è uscito quasi un anno e mezzo fa. La maggior parte dei titoli pubblicati in Italia, a un anno e mezzo dalla pubblicazione, sono già morti e sepolti o perduti ormai in una qualche altra dimensione spazio temporale.
Mi hanno aiutato un po
’ di amici a organizzare il tutto, li elenco velocemente: Marco Pacioni, Silvia Piras, Gaetano Ciani, Cristiano Laudenzi, Giacomo Milana, Federica Miozzi. La maggior parte di loro erano già stati coinvolti in precedenza in qualche altra iniziativa correlata al libro.
In quest'anno e mezzo Il vento è stato supportato dall'affetto di tante persone che mi sono care, oltreché dalla professionalità della Catartica edizioni, la casa editrice a cui mi sono affidato per la realizzazione del mio libro, ed è questa la cosa più preziosa che mi porto appresso. 


Mi sento di essere arrivato un po
al fotofinish, nel senso che non ho idea di quanto tempo dovrò aspettare prima di riuscire a presentare nuovamente questo libro, oppure il prossimo. E per tutti gli scrittori sarà così. La sensazione di essere vicini a un nuovo lockdown è fortissima, e anche se non si arriverà a una chiusura totale delle attività secondarie, il settore culturale sarà il primo a essere interessato da restrizioni varie come, appunto, le aggregazioni da presentazioni letterarie. 
Un mio amico editore, qualche tempo fa scriveva su facebook, poco prima del “sciogliete le righe” del primo lockdown, che la cosa che gli mancava di più erano proprie le presentazioni dei suoi libri, il contatto tra gli autori e il pubblico, le copie vendute e autografate e, proprio per quest'ultimo punto, il fatto che buona parte del volume di affari delle piccole e medie case editrici si concentra nelle vendite dirette effettuate durante gli incontri tra pubblico e autore.
Paradossalmente, avere più tempo a disposizione stando a casa, può invogliare a leggere di più e quindi a comprare una maggiore quantità di libri, ma i canali di vendita saranno le principali librerie (sino a che saranno aperte) e i siti e-commerce dei colossi mondiali del web. Cioè quei luoghi dove a dettar legge è la distribuzione e la pubblicità e non regole basate sulla qualità dei testi proposti.
Ho paura che a rimetterci di più dalle conseguenze di questo maledetta pandemia saranno i piccoli editori che, alla stregua dei negozianti di prossimità, anche loro anello debole delle regole che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi, mossi da entusiasmo artigianale, ideali, belle idee, nulla potranno contro lo strapotere delle multinazionali, interessate esclusivamente al business e rispondenti alla sola regola del pesce grosso che mangia sempre quello più piccolo.
Alla presentazione era presente un pubblico non numeroso, ma attento ed entusiasta.
Le copie vendute sono state autografate con dedica. Una piccola parte del suo autore è quindi in quelle pagine di quelle singole copie.
Spero che questo possa riaccadere il più presto possibile. 

ISBN: 978-88-85790-25-4
Autori: VINCENZO ELVIRETTI
Editore: CATARTICA EDIZIONI
Anno: 2019
Genere: NARRATIVA 
Collana: IN QUIETE
Prezzo: 13.50 €
Nº pagine: 168
Dimensioni: 15*21 CM





Il vento
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