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5 falsi miti su Edgar Allan Poe

Tomba Poe a Baltimora, nel Maryland

A distanza di quasi duecento anni la critica letteraria e i giornali continuano a diffondere false notizie sul genio di Edgar Allan Poe a causa del proliferarsi di articoli diffamatori e di libri che continuano a condividere la prima falsa biografia e tutte le calunnie scritte dai suoi peggiori nemici dell'epoca come Rufus W. Griswold.

Primo -  Edgar Allan Poe non venne cacciato dall' accademia militare a causa di debiti di gioco o per alcolismo, nella sua carriera militare tanto messa in dubbio, Poe diede il meglio di sé; si iscrisse all’accademia di West Point a soli diciotto anni e in pochi mesi passò dal ruolo di soldato semplice a quello di sergente maggiore, grazie alla sua mente brillante. In seguito venne cacciato perché si rifiutò di partecipare alla formazione e all’educazione dei riti religiosi.

SecondoEdgar Allan Poe non era un alcolizzato, molti biografi come Arthur Hobson Quinn hanno parlato di una rara condizione genetica di cui Poe sarebbe stato affetto; dicono fosse altamente astemio, per questo un bicchiere di vino poteva bastare per farlo ubriacare immediatamente. Gli amici che frequentavano lo scrittore non si sono mai tirati indietro quando si è trattato di difenderlo dalle infamie che hanno macchiato il suo nome, così come la stessa poetessa Sarah Helen Whitman, che scrisse di lui in una lettera: “Era molto sensibile, gli bastava un bicchiere di vino per perdere il controllo…”

TerzoEdgar Allan Poe non era un pazzo straccione. Lo scrittore visse momenti davvero difficili nella sua vita, ma non è vero che vagò per le strade come un barbone o che visse in uno stato di povertà estrema. Durante la sua vita riuscì sempre a dormire con un tetto sopra la testa, attraverso l'aiuto di persone vicine fu uno dei primi scrittori americani a potersi mantenere attraverso la pubblicazione di articoli e racconti. Arrivò anche a dirigere un giornale e guadagnare molti soldi. Il fatto che alcuni suoi racconti descrivono in modo accurato il dramma della follia umana non significa che lo scrittore fosse un pazzo. Il genio di Poe viene sottolineato in quanto era un uomo di grande cultura e riusciva ad essere preparato su ogni materia intellettuale e scientifica.

Quarto – Edgar Allan Poe non morì a causa di un mix di alcol e droghe. Il dottor Benitez nel suo saggio Poe Mistery, Maryland Medical Journal, 1996. Dopo alcuni esami sui resti del corpo affermò che lo scrittore non aveva ingerito quel tipo di sostanze prima di morire.  

QuintoEdgar Allan Poe non fu mai un perverso maniaco sessuale. Poe è stato vittima di pesanti calunnie dopo la sua morte, spesso dipinto come un drogato, un donnaiolo, uno scansa fatiche ubriacone. È evidente che nella penna di Rufus Griswold (autore di queste affermazioni) vi era tutta l’invidia e la rabbia verso chi si era permesso di criticare in maniera inconfutabile la sua antologia poetica. Oltre a scrivere una biografia su Poe totalmente fasulla, aveva modificato gran parte delle lettere per dare più credibilità alle sue calunnie, arrivò al punto di insinuare una relazione incestuosa tra Poe e la zia Maria Clemm, e diffuse la notizia che lo scrittore aveva cercato di avere rapporti con la sua matrigna. Per fortuna il biografo Quinn cercò di smascherare questo grave affronto pubblicando una accanto all’altra alcune lettere, mettendo in evidenza quelle corrette in malafede da Griswold.

Se volete approfondire alcune delle notizie riportate in questo articolo potete farlo attraverso il libro Edgar Allan Poe. Il mistero della morte scritto da Fabrizio Raccis per Catartica Edizioni. Un saggio che indaga su tutte queste oscure vicende che hanno influenzato da sempre la figura dello scrittore americano  .



ISBN: 978-88-85790-61-2
Autore: Fabrizio Raccis
Editore: CATARTICA EDIZIONI
Data di uscita: 15 giugno 2021
Genere: biografie /racconti / poesie
Fuori Collana
Prezzo: 15.00 €
Nº pagine: 208
Dimensioni: 12x20,5 cm


Edgard Allan Poe. Il mistero della morte

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