Intervista con Micaela Mocci: Le Iniziative dell’Associazione Do.Mo.S.
L’associazione Do.Mo.S. (Donne di Monastir per il Sociale) è un punto di riferimento culturale e sociale per la comunità di Monastir, in Sardegna. Fondata con l’obiettivo di promuovere inclusione, solidarietà e cultura, organizza eventi che spaziano dalla presentazione di libri a iniziative artistiche e sociali. Tra le sue attività di rilievo figura il Premio Letterario Ogus de Monti, un’iniziativa che valorizza la scrittura e il talento creativo, contribuendo alla crescita culturale del territorio. Oggi abbiamo il piacere di incontrare la Presidente Micaela Mocci per alcune domande sul lavoro dell’associazione.
1) Può raccontarci come è nata l’associazione Do.Mo.S. e quali motivazioni hanno guidato la sua creazione?
L’Associazione Do.Mo.S. nasce nel 2018 grazie al volere di 5 ragazze che hanno in comune la passione per la cultura, l’intento di agire nel sociale nella propria comunità in primis e la consapevolezza che l’unione, la collaborazione e la condivisione siano la ricetta per la crescita di un territorio.
2) Quali risultati significativi ha raggiunto l’associazione nei suoi principali ambiti di intervento fino ad oggi?
Da subito abbiamo collaborato con l’Amministrazione Comunale di Monastir che ci ha coinvolto in diversi progetti come Mondo Donna, avviando tavoli di lavoro per progetti specifici o inserendoci in progetti di supporto concreto a persone in difficoltà della nostra comunità. Abbiamo ideato e coordiniamo il Circolo di lettura Alda Merini che si riunisce in Biblioteca e che continua a crescere negli anni. Grazie all’unione di più persone, provenienti da diverse Associazioni di Monastir, abbiamo partecipato al progetto Monastir Solidale che si è occupato della raccolta e distribuzione di alimenti e generi di prima necessità a persone e famiglie in difficoltà a Monastir durante il periodo del lockdown. Sempre nello stesso periodo ci siamo occupate della consegna e restituzione dei libri presi in prestito nella Biblioteca Comunale Grazia Deledda di Monastir. Superato il momento difficile dal 2021 abbiamo ripreso la nostra attività in campo culturale proponendo presentazioni di autori soprattutto emergenti perché crediamo di dover dare voce ai futuri protagonisti della letteratura.
3) Il Premio Letterario Ogus de Monti è una delle vostre iniziative più importanti. Come è nato questo progetto e quale impatto ha sulla promozione della cultura locale?
Il Premio Letterario Ogus de Monti è nato come un sogno che, piano piano e grazie alle persone che ci hanno supportato fin da subito, è divenuto realtà ed è cresciuto nel tempo. Abbiamo avviato dalla prima edizione una collaborazione con Amministrazione Comunale e Pro Loco locale al fine di garantire al progetto la buona riuscita. Ad oggi, il Premio Letterario Ogus de Monti, vede la sua quinta edizione evolversi in Premio Nazionale (Fino al 2024 era destinato ai soli residenti in Sardegna), con una giuria d'eccezione guidata dalla scrittrice Vanessa Roggeri che sarà affiancata nel suo lavoro da ottimi colleghi come Antonio Boggio (scrittore), Luca Masala (Scrittore), Monica Sanna (Scrittrice) e Francesca Zedda (Scrittrice). Crediamo nella cultura come veicolo per la crescita del nostro territorio attraverso la promozione del patrimonio artistico e storico del nostro paese. Il nome del Premio Letterario Ogus de Monti (Tad. Occhi del Monte) è tratto infatti dal nome delle Domus de Janas che “Guardano” il centro abitato dall’alto. In questi anni diversi compaesani hanno partecipato al Premio Letterario, in alcuni casi vincendo premi.
4) Quali altre attività culturali avete organizzato o pianificato per il futuro? In che modo coinvolgete la comunità e gli artisti in queste iniziative?
Al momento siamo concentrate nell’edizione di quest'anno del Premio Letterario che arricchisce il suo programma con eventi culturali ma non solo. In questi prossimi mesi proporremo appuntamenti teatrali e musicali perché intendiamo divulgare la bellezza della cultura in tutte le sue caratteristiche.
5) Il 28 febbraio presenterete il libro Quaderni verdi di Federica Abozzi, una giovane autrice della casa editrice Catartica Edizioni. Come si è sviluppata questa collaborazione e quali sono le vostre aspettative per la serata?
Abbiamo conosciuto Federica Abozzi grazie ad una segnalazione via mail all’Associazione. Siamo state rapite dalla storia ma anche dallo stile narrativo, dalla capacità di comunicare in maniera semplice ma efficace e dal coinvolgimento emotivo che è scaturito durante la lettura. L’appuntamento del 28 Febbraio sarà un appuntamento speciale in quanto prevede in contemporanea, l’incontro del Circolo di Lettura Alda Merini che, a Febbraio, leggerà proprio Quaderni Verdi. Ci aspettiamo una presentazione carica di emozioni e siamo curiose di conoscere Federica e la sua storia. Crediamo sia fondamentale mettere in luce l’arte delle scrittrici e degli scrittori che, grazie alle loro parole scritte sulle pagine dei loro libri o pronunciate durante gli incontri, ci accompagnano ogni volta in un viaggio attraverso storie emozionanti e protagonisti coraggiosi.
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