Nazra OFF: a Sassari uno sguardo sulla Palestina attraverso il cinema
Giovedì 28 novembre 2024, alle 19:30, lo Spazio Bunker di Sassari ospiterà Nazra OFF, una serata dedicata alla proiezione dei cortometraggi vincitori e finalisti dell’edizione 2024 del Nazra Palestine Short Film Festival. L’evento, organizzato dall’associazione 4CaniperStrada in collaborazione con Spazio Bunker e Ponti Non Muri, a cura di Stefania Muresu e Serena Solinas, rappresenta un’occasione per raccontare la Palestina attraverso lo strumento potente del cinema e per sostenere, con una raccolta fondi, alcune famiglie palestinesi a Gaza.
Il Nazra Palestine Short Film Festival, nato nel 2017, prende il nome dalla parola araba “Nazra”, che significa “sguardo”. Il suo logo, un occhio, rappresenta la capacità del cinema di osservare e raccontare la Palestina. Il festival è un progetto itinerante che attraversa città italiane ed estere grazie alla collaborazione di associazioni, volontari e appassionati di cinema e del Medio Oriente. Anche quest’anno, le sue tappe offrono una importante rappresentazione della Palestina, coinvolgendo il pubblico con storie di resistenza, diritti e memoria collettiva.
A Sassari verranno proiettati cinque cortometraggi che spaziano dalla finzione al documentario, fino a opere sperimentali, portando sullo schermo sguardi diversi ma complementari. The Key di Rakan Mayasi, premiato come Best Fiction, esplora il diritto al ritorno attraverso il simbolo della chiave. The Silent Protest: 1929 Jerusalem di Mahasen Nasser-Eldin, Best Documentary, racconta la nascita del primo movimento femminista palestinese. The Poem We Sang di Annie Sakkab, vincitore nella categoria sperimentale, è un diario poetico che affronta il tema della perdita della casa. Abo Jabal di Bisan Owda, che si è aggiudicato il Premio Vittorio Arrigoni: Gaze on Gaza, si concentra sull’attacco a Rafah del maggio 2024. Chiude la selezione West Bank Aftermath di Francesca Campanini, finalista del festival, con una riflessione visiva sull’attualità della Cisgiordania.
Al termine delle proiezioni ci sarà un dibattito aperto, seguito da un buffet a offerta libera per sostenere le famiglie palestinesi di Gaza.
L’ingresso ha un costo simbolico di euro 3,00 e, vista la disponibilità limitata di posti, è consigliata la prenotazione scrivendo a spaziobunker@gmail.com.
Sarà una serata di riflessione e solidarietà, in cui il cinema diventa mezzo per comprendere e sostenere una realtà troppo spesso ignorata.
Il Nazra Palestine Short Film Festival, nato nel 2017, prende il nome dalla parola araba “Nazra”, che significa “sguardo”. Il suo logo, un occhio, rappresenta la capacità del cinema di osservare e raccontare la Palestina. Il festival è un progetto itinerante che attraversa città italiane ed estere grazie alla collaborazione di associazioni, volontari e appassionati di cinema e del Medio Oriente. Anche quest’anno, le sue tappe offrono una importante rappresentazione della Palestina, coinvolgendo il pubblico con storie di resistenza, diritti e memoria collettiva.
A Sassari verranno proiettati cinque cortometraggi che spaziano dalla finzione al documentario, fino a opere sperimentali, portando sullo schermo sguardi diversi ma complementari. The Key di Rakan Mayasi, premiato come Best Fiction, esplora il diritto al ritorno attraverso il simbolo della chiave. The Silent Protest: 1929 Jerusalem di Mahasen Nasser-Eldin, Best Documentary, racconta la nascita del primo movimento femminista palestinese. The Poem We Sang di Annie Sakkab, vincitore nella categoria sperimentale, è un diario poetico che affronta il tema della perdita della casa. Abo Jabal di Bisan Owda, che si è aggiudicato il Premio Vittorio Arrigoni: Gaze on Gaza, si concentra sull’attacco a Rafah del maggio 2024. Chiude la selezione West Bank Aftermath di Francesca Campanini, finalista del festival, con una riflessione visiva sull’attualità della Cisgiordania.
Al termine delle proiezioni ci sarà un dibattito aperto, seguito da un buffet a offerta libera per sostenere le famiglie palestinesi di Gaza.
L’ingresso ha un costo simbolico di euro 3,00 e, vista la disponibilità limitata di posti, è consigliata la prenotazione scrivendo a spaziobunker@gmail.com.
Sarà una serata di riflessione e solidarietà, in cui il cinema diventa mezzo per comprendere e sostenere una realtà troppo spesso ignorata.
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