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Solidarietà a Gaza e Libri in mimetica


Notizie in pillole

Uno sguardo rapido sui fatti della settimana.

Libri in mimetica

A Sassari i militari del 5° reggimento genio guastatori della Brigata Sassari si presentano in pediatria in divisa per regalare… 37 libri. Draghi, principesse e colori consegnati da uomini in mimetica dentro un ospedale. Alleviare l’attesa di bambini e genitori, fatta di ansia e preoccupazione? No: normalizzare la guerra. Diversamente si sarebbero coinvolte librerie, biblioteche, case editrici o associazioni. Invece no, parata militare tra i piccoli pazienti. Intanto, nel mondo si investe in armamenti e si sottraggono fondi alle spese sociali, compresa la sanità: e allora ai militari tocca compensare, distribuendo fiabe illustrate tra le corsie. Nel frattempo arrivano ogni giorno notizie di ospedali bombardati da eserciti regolari. E poco importa se a qualche bambino o genitore quella presenza non sarà sembrata opportuna o rassicurante: a noi è parsa solo propaganda militare. E quindi viene da chiedersi: la direzione dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari questo non lo ha considerato?

Gaza, la mobilitazione in corso

Mentre la politica resta sostanzialmente indifferente al genocidio in corso, un po’ ovunque si moltiplicano le iniziative di solidarietà verso il popolo palestinese. 

#1 Dal 28 agosto oltre 15.000 operatori sanitari in più di 500 ospedali aderiscono al Digiuno per Gaza, denunciando che medici, ambulanze e ospedali sono diventati bersagli dell’esercito israeliano: dall’inizio dei bombardamenti 1.400 sanitari sono stati uccisi, 125 strutture mediche colpite e 186 ambulanze distrutte. Al digiuno si affianca il boicottaggio dei farmaci della multinazionale israeliana Teva, che trae profitto dall’occupazione dei territori palestinesi. Possiamo augurarci che altre categorie prendano spunto per mobilitazioni simili? Per esempio i giornalisti, che dal 7 ottobre ad oggi hanno visto morire circa 240 loro colleghi?

#2 La mobilitazione a Genova di sabato 30 agosto ha visto la partecipazione di oltre 50.000 persone a sostegno della Global Sumud Flottilla, che vuole portare aiuti umanitari a Gaza e rompere il blocco navale israeliano. Tra i partecipanti cittadini di ogni età, associazioni, partiti, sindacati e famiglie. È stata organizzata una grande raccolta alimentare che ha superato le 250 tonnellate di viveri destinati a Gaza. La partenza delle prime quattro imbarcazioni è avvenuta oggi a Genova, mentre ulteriori barche partiranno successivamente da Catania e da altri porti del Mediterraneo, con una seconda flotta prevista per il 4 settembre. La mobilitazione è stata coordinata da Music For Peace e Calp e ha visto il sostegno della sindaca di Genova, Silvia Salis.

#3 In Sardegna, oggi, si svolge la marcia di solidarietà sul Gennargentu, con meta Punta la Marmora. La mobilitazione è improntata a favore del riconoscimento dello Stato di Palestina, con una Costituzione che garantisca, con il diritto al ritorno dei profughi, piena uguaglianza di diritti per tutti gli abitanti della regione, a prescindere dalle specifiche appartenenze di etnia e di religione. Posizione che si contrappone alla retorica dei “due popoli, due stati”, buona solo per chi non intende realmente fermare il genocidio in corso ma vuole salvare la faccia con un’opinione pubblica sempre più indignata, e anche sempre meno disposta a credere alle bugie di politici ipocriti e del tutto asserviti alle logiche guerrafondaie che vediamo ormai dilagare in tutta Europa.

#4 Sempre oggi, all’Aeroporto di Olbia Costa Smeralda, si è presentato un comitato protesta contro l’arrivo di turisti israeliani, con lo slogan “Killers are not welcome”, per ribadire che non sono graditi in Sardegna i militari e i sostenitori del genocidio di Gaza. Sono previsti arrivi in Sardegna per tutto il mese di settembre: è sconcertante che militari in licenza possano passare le vacanze sull’isola dopo aver prestato servizio a Gaza ed essersi resi complici di crimini contro l'umanità ampiamente documentati e in piena violazione del diritto internazionale. Possiamo aspettarci una parola concreta di condanna da chi governa la Regione Sardegna, o si troverà il modo di dire che non è cosa che li compete? Ricordiamo che l’isola ospita i più grandi poligoni d’Europa, dove gli eserciti NATO (esercito israeliano compreso) si preparano alla guerra.

#5 Infine, Sassari ospita oggi la sesta giornata di mobilitazione in Piazza d’Italia, con inizio alle ore 21:00 che inserisce nella mobilitazione nazionale “Ultimo giorno di Gaza – Rompiamo il silenzio” in solidarietà al poplo palestinese. L’attenzione è puntata sulla Global Sumud Flottilla, a cui si intende dare sostegno e visibilità, mentre si leggeranno testimonianze, poesie e risuonano pentole in segno di solidarietà con chi muore di fame e sotto i bombardamenti israeliani.

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