Cronache di Carta: “Lì, dove il cielo è più vicino”; un’avventura letteraria nella terra di “Caramare”
Foto: Michela Tuligi |
Caramare è un minuscolo paese della Sardegna. Fin dalle prime
parole, si percepisce l’anima di questo luogo incantato eppure incredibilmente
vero.
Michela Tuligi ci restituisce percezioni sensoriali fortissime
e ci chiarisce immediatamente che questo non è un libro di eroi:
“Voi che leggerete non
troverete nessun eroe tra queste pagine, nessun uomo senza macchia e senza
paura, ma solamente esseri umani. Insopportabilmente imperfetti, feriti,
perennemente alla ricerca di qualcosa. Perché è proprio nell’ombra della gente
comune che si celano le storie più affascinanti”.
Questo è un libro che ci rimanda ad una quotidianità viva, semplice, piena di ricordi, emozioni, vissuti in via di elaborazione. È il viaggio introspettivo di Agnese che torna a casa dopo anni di lontananza e ci torna per restare. Man mano che la sua auto riduce la distanza che la separa dal suo piccolo paese, i ricordi tornano numerosi. Agnese prima di arrivare a casa, ferma la macchina, indossa gli scarponi e cammina “lungo quei sentieri invisibili di pastori e carbonai, tra scale di ginepro a strapiombo sul mare” e noi che leggiamo, sentiamo il profumo della macchia mediterranea, percepiamo il sole caldo sulla pelle, l’odore di salsedine, l’immensità del mare blu e delle spiagge bianche della Sardegna.
Agnese ci fa vivere l’amore viscerale
per la sua terra: il Supramonte. Caramare è famiglia, è calore, è il richiamo
che non si può ignorare, che attira, protegge, risana, nutre, abbraccia e
riscalda. Caramare è fatta di “rapporti genuini stretti davanti a un
piatto di culurgioni caldi”. In una parola è casa.
È un luogo che esiste anche se sembra al di sopra di ogni tempo e Michela
Tuligi ce lo descrive con una bellezza carezzevole e potente. Ci racconta di
un’esistenza che non si perde in parole inutili, dove l’essenziale è cosa
semplice eppure ricca di particolari che parlano senza voce, dove si respira la
libertà di una natura selvaggia che non perdona, che ti costringe ad ascoltare,
a interpretare i segnali, a metterci testa e corpo per scoprire una
consapevolezza dei propri limiti.
Ecco cosa ci racconta Michela. Ci racconta la bellezza e il senso di
appartenenza, il significato di casa e amore. Ci racconta di sapori e profumi,
di colori, di mare, di vento, di cielo e di terra con una grazia magnifica.
Lì, dove il cielo è
più vicino è pubblicato da Catartica
Edizioni, la piccola casa editrice sassarese fondata da Giovanni
Fara.
Buona lettura a chi deciderà di assaporare con ogni senso un pezzo di Sardegna.
(Michela Magliona)
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