La cultura contro la guerra: Lavinia Rosa e il messaggio dell'associazione Ponti non Muri
Lavinia Rosa è una rappresentante dell’Associazione Ponti non Muri, fondata nel 2006 con l’intento di creare connessioni culturali tra la Sardegna e la Palestina. Avevamo già avuto modo di intervistare Lavinia sulle nostre pagine per effetto della collaborazione nata tra indielibri e l’associazione Ponti non Muri. In vista del festival “Sas Puntas - Pagine di Terra” e della partecipazione dell’associazione all’evento del 15 settembre, abbiamo voluto di nuovo scambiare due chiacchiere con lei per approfondire il ruolo e il messaggio che intende trasmettere con la partecipazione all’evento.
1) Come nasce la partecipazione di Ponti non Muri al festival “Sas Puntas” e come si integra il lavoro che da sempre svolge la vostra associazione con i temi del festival?
La partecipazione nasce dalla bella collaborazione culturale che da qualche tempo abbiamo stretto con indielibri. I temi del festival sono, in particolare quello della giornata di Tissi, strettamente connessi al momento storico che stiamo vivendo e alla Terra di cui Ponti non Muri si occupa da sempre su cui riflette e che cerca di portare all’attenzione di tutti: la Palestina.
2) Qual è la tua visione su come il diritto all’autodeterminazione possa essere intrecciato con gli sforzi per la pace e la solidarietà internazionale?
Nel mondo che vogliamo, pace, solidarietà e autodeterminazione sono una declinazione dello stesso concetto. In un mondo senza confini da difendere, senza eserciti e senza Stati tutti concorreremmo al bene comune. Questo è il nostro desiderio.
3) In che modo ritieni che eventi culturali come il festival possano contribuire a sensibilizzare e contrastare la cultura della guerra nel mondo e in Sardegna?
Per contrastare la cultura della guerra bisogna parlarne, raccontarne le storture e le brutture, bisogna mettere a nudo quanto sia orribile la prevaricazione e la distruzione di un mondo creato per la pace. E per parlarne dobbiamo utilizzare tutti i mezzi espressivi: fotografia, cinema, teatro e la scrittura, il racconto, la poesia. E il festival comprende un po’ di tutto questo!
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