Cristian Augusto Grosso e Sabrina Meloni: Voci contro la guerra al Festival Sas Puntas
In occasione della prima giornata del festival “Sas Puntas - Pagine di Terra”, che si terrà il 15 settembre a Tissi nell’area adiacente lo storico sito nuragico del paese, Cristian Augusto Grosso e Sabrina Meloni daranno voce al racconto “Arrivano i cani” di Michele Arezzo, un’opera intensa e carica di significato pubblicata nella raccolta Cóntra. Storie brevi di guerra nel 2022 da Catartica Edizioni. Il racconto fa parte di un’antologia nata da un concorso letterario volto a raccontare le conseguenze dei conflitti che attraversano il mondo, schierandosi contro la guerra e la logica del riarmo. Con una forte impronta artistica e attivista, Cristian e Sabrina portano il loro impegno sociale all’interno del festival, rendendo questa interpretazione uno dei momenti più importanti della manifestazione. Cristian, nato ad Alghero, ha abbracciato il pensiero anarchico e anarcocomunista, impegnandosi nella lotta per l’autodeterminazione del popolo sardo. Sabrina, attivista libertaria, combina il suo impegno per i diritti civili con la musica. In vista dell’evento, li intervistiamo per capire come si stanno preparando per dare vita a questo racconto.
1) Il racconto fa parte di un progetto editoriale che si oppone fermamente alla guerra. Cosa di questo testo vi ha spinto a sceglierlo per la vostra performance?
Sabrina: Abbiamo scelto questo testo per il suo far emergere in maniera così intensa il collegamento fra guerra e patriarcato.
2) In che modo vi state preparando per rendere giustizia all’intensità emotiva e alle tensioni che emergono nel racconto?
Cristian: Stiamo cercando di mettere in luce quanto sia uno dei testi più difficili e intensi da leggere.
Sabrina: Lo stesso discorso vale anche per l’accompagnamento musicale. Vogliamo trasmettere a chi ci ascolta l’idea di essere presenti nella scena del racconto, con tutto quello che questo comporta in termini emotivi.
3) Quale reazione sperate di suscitare nel pubblico attraverso la vostra performance?
Cristian: Vorremmo suscitare nel pubblico le stesse sensazioni che l'intensità del Testo di Michele Arezzo ha suscitato in noi, e ad accogliere criticamente tematiche spesso minorizzate o cancellate.
4) Tematiche come quella dell’autodeterminazione dei popoli come si ricollegano ad un messaggio contro la guerra?
Cristian: Si ricollegano necessariamente in senso critico per contrapporre alla pace o alla guerra fra Stati, una solidarietà ed emancipazione dei popoli.
5) Pensate che il contesto del festival, con i suoi temi, possa arricchire ulteriormente il messaggio il dibattito nel mondo della cultura rispetto alle grandi questioni come guerra, autodeterminazione o tutela ambientale?
Sabrina: Sì, crediamo che, in un contesto culturale, musica e scrittura possano diventare potenti veicoli per il messaggio, approfondendo e amplificando l'urgenza delle voci contrarie alla guerra.
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