Sas Puntas 2024: Ne Parliamo con Giovanni Fara e Alessandra Mangatia
Giovanni Fara, nato a Sassari nel 1975, รจ il fondatore di Catartica Edizioni e promotore del Festival Letterario Sas Puntas. Alessandra Mangatia, nata a [luogo di nascita] nel [anno di nascita], รจ fondatrice dell’associazione culturale Flin, attiva dal 2019 e partner del festival dalla seconda edizione. Alessandra รจ una delle figure chiave che curano l’aspetto organizzativo dell’evento. A ridosso della prima giornata del festival “Sas Puntas”, il 15 settembre, abbiamo approfondito con loro come nasce il programma della manifestazione e le dinamiche che lo guidano.
1) Quest’anno, il festival “Sas Puntas - Pagine di Terra” affronta tematiche di grande rilevanza sociale e ambientale. Come vi siete preparati per garantire che l’evento rifletta e sostenga questi temi?
Giovanni: Abbiamo coinvolto artisti e attivisti che avessero un messaggio concreto da comunicare al nostro pubblico. Come nelle edizioni precedenti ci interessano molto di piรน i contenuti che l’estetica o il solo business che ruota attorno ai tanti festival che animano il panorama culturale sardo. Vogliamo costruire una nostra identitร che metta sempre la Sardegna e suoi protagonisti al centro dei fatti di attualitร .
Alessandra: Quest’anno, abbiamo voluto che il festival fosse un vero e proprio momento di riflessione e confronto su temi che ci toccano da vicino. Per questo motivo, abbiamo selezionato con cura gli ospiti e le performance, privilegiando coloro che potessero offrire un contributo originale e stimolante.
2) Come vedete l’evoluzione del panorama culturale sardo e quale ruolo pensate che eventi come il festival “Sas Puntas” giochino nella promozione della cultura e del dibattito attorno a argomenti di grande attualitร come quelle su autodeterminazione e tutela ambientale?
Alessandra: Il panorama culturale sardo รจ in continua evoluzione e il nostro festival si inserisce in questo contesto dinamico. Crediamo che eventi come “Sas Puntas” svolgano un ruolo fondamentale nel promuovere la cultura e il dibattito, offrendo uno spazio di confronto e di crescita. In particolare, il festival propone riflessione profonda sui temi dell’autodeterminazione e della tutela ambientale, questioni che riguardano da vicino la nostra isola.
Giovanni: Il fiorire di tanti eventi letterari (fiere, festival, rassegne) รจ un segnale positivo che riflette la vitalitร culturale dell’isola. Non รจ assolutamente vero che si legge poco e che si รจ disinteressati alla realtร che ci circonda, semmai รจ vero che spesso l’offerta รจ stereotipata e guarda al di fuori della Sardegna. Noi vogliamo fare l’esatto opposto. Ecco perchรฉ puntiamo su argomenti che ci riguardano direttamente.
3) Quali sono le principali sfide che avete affrontato nel rilancio del festival e nella realizzazione del suo programma per l’edizione del 2024?
Giovanni: Dopo lo stop forzato a causa delle restrizioni anticovid, ci siamo presi una pausa di riflessione per ripartire con un progetto che restasse libero da condizionamenti. Oggi, attorno ai grandi eventi culturali, spesso si costruisce un business, e quando la cultura diventa solo un’opportunitร economica, si tende a non interrogarsi sulla provenienza dei fondi. Pensate se a finanziare “Sas Puntas” fosse una multinazionale petrolifera o dell’energia... sarebbe un bel paradosso, no?
Alessandra: Rilanciare il festival รจ stata un’impresa impegnativa. Quest’anno abbiamo voluto muoverci senza alcun tipo di finanziamento. Nonostante questo, grazie al contributo di artisti e volontari appassionati siamo riusciti a presentare un programma significativo. Questa edizione รจ propedeutica al lavoro che vogliamo fare nel corso del 2025, di cui non anticipiamo nulla.
4) Che tipo di impatto sperate di ottenere con questa edizione del festival e quali sono le vostre aspettative riguardo alla partecipazione del pubblico e alla visibilitร delle tematiche trattate?
Alessandra: Con questa edizione del festival, aspiriamo a sensibilizzare un pubblico sempre piรน ampio sui temi proposti. Il nostro obiettivo principale รจ creare una rete di relazioni tra pubblico, autori e territorio, favorendo lo sviluppo di progetti e iniziative future condivise.
Giovanni: Ci aspettiamo una partecipazione che rispecchi la nostra visione di un festival e una cultura inclusivi e radicati nel territorio, nati dal basso e non elitari. Vogliamo un festival realmente libero e indipendente, capace di affrontare qualsiasi questione che ci riguardi.
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