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Salvatore Palita: tra tradizioni sarde e impegno culturale per l’ambiente


Salvatore Palita
, grafico, illustratore e autore di Catartica Edizioni, interpreta a suo modo storie e leggende locali nel racconto “La Coga di Lula (La Strega di Lula)”, presente nell’antologia “Pedra Ischidada”. Attraverso la sua narrazione, Palita offre una visione affascinante delle tradizioni sarde. Da anni collabora con Catartica Edizioni, contribuendo alla realizzazione delle copertine e della grafica editoriale della casa editrice. Lo abbiamo intervistato per conoscere meglio il suo contributo nell’ambito della rassegna Sas Puntas - Pagine di Terra.

1) Il racconto “La Coga di Lula” affronta temi che fanno parte del folklore sardo. Quanto è importante per te interpretare e mantenere vive le tradizioni e la cultura dell’isola?

Interpretare e mantenere vive le tradizioni e la cultura della Sardegna è fondamentale per molte ragioni. Innanzitutto, le tradizioni rappresentano l’identità di un popolo: sono un legame con le radici storiche e culturali, che trasmettere valori, esperienze e saperi da una generazione all’altra. La cultura sarda è ricca di diversità, dalle lingue ai costumi, dalla musica alla gastronomia. Questa grande varietà contribuisce alla nostra ricchezza culturale che, purtroppo, non è conosciuta abbastanza da comprendere quanto sia una realtà unica. Mantenere vive queste tradizioni potrebbe contribuire a preservare la biodiversità e le pratiche sostenibili legate alla terra e al mare. In sintesi, mantenere vive le tradizioni e la cultura della Sardegna è cruciale per preservare la diversità culturale e sostenere l’economia locale.

2) Da anni collabori con Catartica Edizioni per la realizzazione delle copertine e della grafica editoriale. Condividi anche il manifesto editoriale della casa editrice, che affronta temi di attualità e interesse collettivo?

Il mio lavoro di illustratore e grafico è sempre stato una passione, coltivata negli anni con lo studio e il perfezionamento delle mie conoscenze tecniche. Condivido il manifesto editoriale di Catartica senza se e senza ma e aggiungo che mi rappresenta come sardo e come autore e ringrazio Giovanni Fara per avermi dato un ulteriore possibilità di esprimere la mia creatività.

3) Come pensi che la cultura possa influire nel dibattito sulla transizione energetica e sulla tutela ambientale dell’isola?

La cultura gioca un ruolo fondamentale nel dibattito sulla transizione energetica e sulla tutela ambientale della Sardegna. Questa influenza si manifesta in molti modi, per esempio: Le pratiche culturali sarde, spesso legate alla terra e al mare, promuovono un rispetto profondo per l’ambiente. Le tradizioni agricole e di pesca sostenibile possono servire come modelli per approcci più ecologici nella gestione delle risorse. La cultura può fungere da veicolo per “educare” le persone ai temi ambientali. Eventi, festival e iniziative artistiche possono sensibilizzare le comunità sull’importanza della sostenibilità e della conservazione, mobilitando l’opinione pubblica. La combinazione di pratiche tradizionali con nuove tecnologie sostenibili può generare soluzioni innovative per la transizione energetica. L’uso di energie rinnovabili in armonia con i paesaggi e le tradizioni locali può creare un modello unico. Un evento ben offerto, che coinvolga la cultura locale può contribuire a creare una forte identità collettiva, incoraggiando i cittadini a impegnarsi attivamente nella protezione dell’ambiente, perchè quando le persone si sentono legate al loro territorio, sono più motivate a difenderlo. In sintesi, la cultura sarda può essere molto importante nel promuovere pratiche sostenibili e nella transizione verso un futuro energetico più responsabile, creando un legame tra identità, comunità e ambiente
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Festival Letterario Sas Puntas

Contatti e Informazioni
https://www.saspuntasfestival.org/
E-mail: saspuntafestival@gmail.com
Cell. +39 328 1358752

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