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Due chiacchiere con Paola Nicoletti, alias PA.NICO.


Paola Nicoletti, alias PA.NICO., sin dall’infanzia si dedica alla pittura, dapprima da autodidatta e, in seguito frequentando la bottega dei pittori Baldassarre in Lecce e Andreose in Padova, sviluppa una propria tecnica pittorica che spazia dal materico informale al figurativo.
Ha partecipato a numerose fiere e mostre, tra cui ad ArtePadova 2015 con due opere esposte ed un’opera realizzata in fiera durante una performance pittorica dal vivo. Sempre a Padova, nel 2016, ha preso parte a La notte dell’Arte con opere esposte e performance pittorica dal vivo. Ha preso parte a numerose collettive e, ad oggi, numerose opere fanno parte di collezioni private in Italia e all’estero.
Dal 2018 al 2021 ha esposto presso l’Hotel Helvetia in Jesolo per la stagione estiva.
Tuttora lavora ed espone nel proprio studio d’arte “Galleria del PA.NICO.” in Padova.
L’opera “Il migliore dei mondi possibili” è dal 2022, anno di stampa, copertina dell’omonimo romanzo di Davide Carrozza, edito da Catartica Edizioni.

1) Ciao Paola, grazie per averci incontrato, parlaci del tuo percorso artistico, come nasce la passione per la pittura?

Non la definirei una passione. Ho sempre sentito il bisogno di esprimermi con il colore fin dalla tenera età. Ha dato spessore e forma al rimuginare interiore con una funzione di rielaborazione curativa. Ho disegnato, composto, dipinto sempre per me senza pretesa di un riconoscimento alla stregua di risultato artistico. L’impulso innato ha avuto bisogno di essere incanalato nei percorsi istituzionali pittorici. L’estro senza la tecnica rischiava di rimanere grezzo e primordiale. A tal fine mi hanno formato i pittori che mi hanno accolto nella loro bottega e svelato i segreti materici del colore ad olio. Dopodiché ho iniziato a pubblicare le opere che hanno avuto un apprezzamento quasi istintuale da parte di chi ne ha voluta una o più nelle proprie mura.


2) Il fisico Tommaso Dorigo sul suo sito science 2.0 ha descritto le tue tele con queste parole:
“Masse d’acqua tormentate con lontani orizzonti in fiamme. Riflessi multicolori sugli oceani viventi. Immagini in movimento con un impatto visivo sbalorditivo.”

Questo tuo singolare stile di rappresentazione della natura è in qualche misura legato alle tematiche ambientaliste?

Tutti i miei paesaggi in realtà non esistono in natura. Prendono spunto dalla natura esistente solo nella misura in cui richiamano alcune visuali di paesaggi legati all’infanzia che in qualche modo ho introitato e si presentano quali ricorrenti visioni di insieme. Per il resto sono paesaggi interiori che mutuano dalla natura nuvole, tempeste, orizzonti, mari limpidi o limacciosi al solo fine di esprimere lo stato d’animo di un particolare frangente.

La tematica ambientalista è una priorità nella mia mente ed è probabile che il fatto che l’elemento umano non trovi spazio nelle mie tele -se non sporadicamente- derivi dalla maestosità primordiale che attribuisco all’elemento naturale. E dalla soggezione che nutro di fronte alla circostanza che il disinteresse e il mancato rispetto possa portare ad una distruzione di questo rapporto panico, da qui anche il mio pseudonimo Pa.Nico., inteso quale percezione intima dell’elemento naturale e fusione con l’animo umano.
I cambiamenti climatici che stiamo vivendo e che taluno ancora nega mi angustiano molto. L’infinitesimale che distrugge il prioritario e l’inevitabile risposta karmica al nostro negligente agire.

3) Cosa è per te l’Arte e cosa vuol dire essere un artista?

Se me lo chiedo, forse smetto di esserlo. E per l’intellighenzia forse non lo sono mai stata, non lo sono, né mai lo sarò. Sono una pittrice e quello che dipingo raggiunge alcuni punti di contatto dell’osservatore e smuove in lui alcune corde così come l’azione pittorica ha smosso qualcosa in me in principio.
Sicuramente non riesco a fare a meno della dimensione pittorica.
E nel momento in cui la trascuro, risente il mio fisico e il mio animo.

5) Hai recentemente realizzato l’illustrazione di copertina del libro “Il migliore dei mondi possibili”, scritto dal tuo compagno di vita Davide Carrozza per Catartica. Che rapporto hai con la lettura e la scrittura? Sono per te fonte di ispirazione?

Grazie a questa idea di curare la copertina, nata quasi per caso ho riscoperto una tecnica che non utilizzavo da tempo: collage con tecnica mista. In passato avevo realizzato alcune opere liberatorie che io stessa avevo definito flussi di coscienza. Partivano col foglio bianco, acquarelli e giornali da saccheggiare senza uno schema preciso. Lasciavo andare la mente a visioni e bizzarre associazioni di idee.
 È stato stimolante per me anziché attingere ai miei pensieri, farmi guidare da una traccia. E Davide scrivendo e leggendo ad alta voce le sue pagine ha arricchito di elementi figurativi quel foglio bianco. Ho scoperto che adoro trasporre un romanzo in una copertina che lo rappresenta e che, se osservata nel dettaglio, rivela senza scoprire troppo il contenuto dell’opera letteraria. O almeno incuriosisce il lettore o potenziale tale.
Quindi sicuramente le opere letterarie in fieri o appena nate sono fonte di ispirazione per me.
Quelle già introitate e adorate costituiscono il bagaglio personale che mi porto dietro quale riserva ispirante perenne.

6) Dove si possono acquistare le tue opere?

Le mie opere si possono osservare sulla mia pagina facebook https://www.facebook.com/PA.NICO.artworks e sul canale Instagram panico3. Lì vi sono i miei recapiti per curiosità sulle opere ed anche per la vendita.
Ho anche accettato commissioni solo sulle dimensioni e non sul risultato finale, ignoto persino a me stessa sino alla fine. La clausola visto e piaciuto vale in questo caso. Nel senso che il committente ben potrebbe rifiutare di portare nella sua casa un’opera diversa da quella che sperava. Sinora non è mai accaduto. Tutti felici ma non avrei alcun problema a tenere per me e per la mia collezione privata un’opera commissionata non rispondente alle aspettative. Perché io non ho aspettativa alcuna su di esse e una volta sdoganate le amo tutte.


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