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Festa del Redentore: ArtEntu si mobilita per Fermare la Speculazione


Riceviamo e rilanciamo l’appello del collettivo ArtEntu: domani, in occasione della storica Festa del Redentore, gli attivisti del gruppo giungeranno a Nuoro con la loro presenza e le simboliche strisce di stoffa con il logo del collettivo, per scuotere le coscienze e invitare la cittadinanza a prendere posizione contro la speculazione energetica che minaccia la Sardegna. In questo momento così critico per l’isola, difendere il nostro territorio, la nostra cultura e la nostra identità non è più solo una scelta, ma un atto di resistenza che coinvolge anche il mondo della cultura.

Con l’isola a rischio di essere travolta da distese di pale eoliche e pannelli fotovoltaici, ArtEntu ha scelto di manifestare la propria contrarietà in modo creativo e incisivo, attivando una rete di artisti e attivisti. Il loro messaggio è chiaro e inequivocabile: la nostra terra non è in vendita. Dopo l’iniziativa dell’Azzadda a Sassari, durante la quale hanno consegnato al neoeletto sindaco un candeliere simbolico per chiedere impegni concreti contro la speculazione, ArtEntu tornerà a farsi sentire domani, 25 agosto, in occasione della Festa del Redentore.

Il collettivo invita i cittadini di Nuoro a esporre dalle proprie finestre lenzuola bianche con le scritte “sole” o “entu”, in segno di protesta contro la speculazione che mette a rischio il nostro ambiente e la nostra cultura. Allo stesso tempo, le strisce di stoffa con il logo di ArtEntu saranno ben visibili, simboleggiando l’unione delle comunità sarde in questa battaglia per la dignità e il diritto di decidere del futuro dell’isola.

La Festa del Redentore, uno degli eventi più iconici della Sardegna e tanto amata anche da Grazia Deledda, può diventare quest’anno anche un importante momento di riflessione collettiva e di impegno civile. Il collettivo ArtEntu rinnova il suo appello al mondo degli artisti e degli intellettuali sardi, affinché si uniscano a questa protesta di popolo in una rete di solidarietà e resistenza creativa. Perché rappresentare la Sardegna dal punto di vista artistico e culturale significa anche proteggerla da chi vuole distruggerne l’identità e il territorio, attraverso una nuova e violenta forma di colonizzazione.

(Redazione)

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