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“Pedra Ischidada”: L’Arte di Raccontare il Legame con la Terra


Maria Daniela Carta
, autrice e performer, aderisce al Collettivo ArtEntu e sarà ospite della rassegna Sas Puntas - Pagine di Terra per presentare il suo racconto “Pedra ischidada”, che dà il titolo all’antologia pubblicata da Catartica Edizioni nel 2023. Con il suo stile evocativo e la profonda connessione con la terra e le sue tradizioni, Daniela porta sul palcoscenico del complesso archeologico de Su Crucifissu Mannu un’opera che parla di radici, territorio e resilienza. L’abbiamo intervistata per scoprire di più sul suo contributo al festival.

1) 
“Pedra Ischidada” è un titolo molto evocativo. Puoi raccontarci il significato del tuo racconto e come si collega ai temi affrontati durante il festival?

A “Pedra Ischidada” sono fortemente connessa. Tra queste pietre che non dormono mai e dove le montagne sono donne, voglio soffermarmi ad offrire una riflessione.
Rappresenta la mia terra, il mio universo, qui le pietre si risvegliano e in questo silenzio la terra svela il mistero: la storia è iniziata qui, su logu a ue torrare, su connottu, quì è impresso il suono della natura.
Sento più che mai ora la sacralità del territorio, così come il nostro travaglio, ma sono certa che si compirà la trasformazione.
Siamo abitanti di questa terra fedele a sé stessa, imprendibile, nuda, scolpita e segreta che si nega agli invasori, uniti nella potenza e forza, opposta alla distruzione e prevaricazione dei potenti.
Nei nostri destini comuni, il mai è per sempre, così come fermarsi non è mai stato separarsi da sé stessi né dalla terra. Siamo montagne e pietre e lucertole che resistono e non riposano mai.
Noi lasciamo indietro vendette, offese, senza rassegnarci, per resistere e lottare contro chi ci ha diviso a metà.

2) In che modo la tua formazione artistica si sposa con l'impegno civile a favore dell'ambiente?

Il mio percorso esperienziale inizia come performer teatrale e di arti sceniche, per evolvere poi in seno alla scrittura. Fin da piccola ho allenato lo sguardo verso ciò che la vita mi mostrava, in maniera gioiosa e divertente. Ho sempre pensato che la natura ha bisogno del nostro rispetto e che lo meriti. Ogni cosa è viva, gli animali sono nostri fratelli e sorelle, così come tutti gli elementi presenti nell’Universo, la natura è arte, la più alta forma di espressione poetica, un linguaggio inclusivo, una sorta di alfabeto visionario tra sensi e anima. In questo mio piccolo dono alla comunità è contenuta una missione, difendere il nostro paesaggio, un impegno a vivere secondo le regole della natura e attraverso il valore, la dignità, il carattere, le antiche memorie di questo popolo e di questa terra.
 
3) Durante il festival presenterai il tuo racconto in forma performativa. Cosa possiamo aspettarci da questa esibizione e come pensi di coinvolgere il pubblico in un tema così sentito e attuale come la difesa del territorio?

In questo spazio rigenerativo, sarò aperta all’ascolto, percependo con il corpo, come un’antenna sensibile, l’energia che ci circonda, per rendere possibile un viaggio nel tempo...
Formeremo un cerchio, raccogliendo con i nostri sensi ciò che vibra in noi lasciandoci guidare dall’energia della poesia e dal magnifico contesto che ci ospita
.

Festival Letterario Sas Puntas

Contatti e Informazioni
https://www.saspuntasfestival.org/
E-mail: saspuntafestival@gmail.com
Cell. +39 328 1358752

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