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Lo Straniero: un nuovo punto di incontro culturale a Torino


Nel cuore di Vanchiglia, quartiere di Torino in piena evoluzione, ha aperto a novembre 2024 una nuova libreria indipendente dal nome evocativo: Lo Straniero. Libri da altrove. Questo spazio si propone come un rifugio per chi ha la voglia e la curiosità di scoprire storie e culture nuove. Specializzata in letteratura straniera, culture asiatiche, libri rari, riviste e persino vinili, Lo Straniero promette di diventare un punto di riferimento per la comunità torinese e non solo. Abbiamo avuto l'opportunità di parlare con Davide Galipò, fondatore della libreria, per approfondire le loro iniziative e le motivazioni che hanno portato alla nascita di questo progetto.

Intervista a Davide Galipò

1) Aprire una libreria indipendente nel 2024 è una scelta coraggiosa, considerando le difficoltà del settore editoriale. Cosa vi ha spinto a intraprendere questa avventura?

Innanzitutto, grazie dello spazio e della cura. Da una parte, ciò che mi ha spinto a fare questo passo è stato la mia esperienza nel settore, ricoprendo da otto anni il ruolo di direttore editoriale di una rivista, Neutopia, da sempre attenta alle novità nel mondo dell’editoria indipendente. Avendo già lavorato inoltre in una libreria, ho capito che non solo era possibile aprire un mio spazio, ma necessario. Perché a Torino, in questo quartiere, da molti anni mancava una libreria che avesse un orizzonte internazionale e ospitasse storie di stranieri in terra straniera.

2) Il quartiere di Vanchiglia è uno dei luoghi torinesi che più si è trasformato negli ultimi anni, passando da zona industriale a polo artistico e creativo. Quanto ha influito questa atmosfera sulla decisione di aprire Lo Straniero proprio qui?

Vanchiglia è un quartiere universitario già da molti anni, una “città nella città” dove oltre ai locali notturni esistono diversi spazi dedicati ai libri e alla cultura. A me che frequento da sempre gli spazi sociali, è sembrato naturale inserirmi in questo contesto, per la sua vicinanza alla facoltà di Lingue e letterature straniere a Palazzo nuovo, ma anche per la vivacità che lo caratterizza. Da queste parti puoi trovare di tutto: dalla mostra d’arte ai concerti, dalle gare di poetry slam agli spettacoli teatrali. C’è anche il festival “Altri mondi”, organizzato da Askatasuna. La sera è pieno di studenti e la mattina si va a fare la spesa al mercato. È un quartiere molto accogliente.

3) La libreria Lo Straniero ha debuttato con una serie di eventi culturali fin dai primi mesi di apertura. Ci puoi raccontare qualcosa in più su queste iniziative? Su quali presupposti si basa la vostra programmazione di eventi?

Lo Straniero vuole essere prima di tutto un luogo dove a ognuno venga dato spazio, a prescindere dalle differenze di genere, etnia, religione. Un posto che accoglie storie lontane e che proprio per questo, da Torino, si affaccia sul mondo. Torino è una città storicamente operaia, però dagli anni ’80 ad oggi è molto cambiata e non sempre si tiene conto della sua nuova popolazione. Come ha scritto Tash Aw, autore malese di “Stranieri su un molo” (add editore), riferendosi al padre: “Lui era un immigrato, io ero il figlio di un immigrato. Non avremmo mai avuto lo stesso sguardo sul mondo.” Ecco, Lo straniero nasce per dare ascolto a questo tipo di sguardo, di chi il mondo lo vive oggi e ha ancora tutto da cambiare. Al fenomeno delle migrazioni interne in Cina abbiamo dedicato il nostro primo laboratorio di lettura. Da febbraio ne avremo un altro sulla poesia concreta brasiliana. A marzo ce ne sarà uno sulla psicogeografia urbana. Cerchiamo storie e punti di vista che possano consentirci di “passare il testimone”, dando voce alle molte comunità che vivono in città e che vogliono raccontare la loro storia.

4) Inserita negli eventi la prima presentazione di un libro: Ti dirò un gran segreto di Ilaria Gremizzi, edito da Catartica Edizioni, casa editrice indipendente sassarese. A presentare il libro sarà Michela Magliona, autrice originaria di Sassari da anni residente a Torino. Come è nato il sodalizio con la casa editrice sassarese e la scelta di questa presentazione?

Ilaria Gremizzi l’abbiamo conosciuta per corrispondenza: un suo racconto ha vinto un contest letterario lanciato dalla nostra rivista ed è stato pubblicato nell’ultimo numero di Neutopia. Quando lo abbiamo presentato alla sede di Agenzia X, a Milano, ci siamo conosciuti di persona e lì Ilaria mi ha informato dell’uscita del suo romanzo per Catartica Edizioni. Quando l’ho letto, vista la sua ambientazione nell’est, non ho avuto dubbi sul fatto che fosse il tipo di storia che stavo cercando.

5) Guardando al futuro, ci sono progetti o collaborazioni che vorreste realizzare per ampliare la vostra offerta culturale?

Mi piacerebbe molto diventare un punto di riferimento per chi passa in città e vorrebbe leggere un testo nella sua lingua, che sia inglese, spagnolo o portoghese. E avere la possibilità di portare in libreria alcuni autori emergenti dell’Asia, collaborare con realtà come il Black History Month Torino, contribuire alla nascita di una guida non turistica della città, che metta in relazione i molti spazi e le realtà culturali che la animano, che non sempre si conoscono, pur vivendo nel capoluogo piemontese.

La programmazione di gennaio 2025 offre un assaggio della vivacità culturale che caratterizza Lo Straniero:

11 gennaio: Presentazione di Crack Rivista n. 19.
17 gennaio: Festa tesseramento a Neutopia.
18 gennaio: Laboratorio di lettura 
Cina: Terra di migrazioni.
23 gennaio: ViruS - Rassegna di contaminazione poetica con Carlo Molinaro, Andrea Gruccia e Daria Spada.
25 gennaio: Presentazione del libro Ti dirò un gran segreto di Ilaria Gremizzi (Catartica Edizioni).

Con appuntamenti che spaziano dalla presentazione di riviste indipendenti come Neutopia alla rassegna poetica ViruS e laboratori di lettura, Lo Straniero sembra destinato a diventare un punto di riferimento importante per il quartiere di Vanchiglia. Non resta che augurare un grande successo a Davide Galipò, certi che Lo Straniero diventerà un faro per la cultura indipendente torinese.

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