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Chi non dice, chi non può, chi promuove


Notizie in pillole

Uno sguardo rapido sui fatti della settimana.

Jovanotti e la neutralità di comodo: Non ho niente di intelligente da dire

Durante il No Border Music Festival, Jovanotti ha parlato della questione israelo-palestinese per finire nel dire nulla di concreto e sensato. Ha invocato genericamente la pace, come una qualunque aspirante Miss Italia, e ha dichiarato di non avere “niente di intelligente da dire su quello che sta succedendo”. Il paradosso è che ha parlato comunque, mettendo sullo stesso piano chi bombarda e chi viene bombardato, perché – secondo lui – “non è una questione di tifoseria”.
 

Grossman: “A Gaza è genocidio”

“Genocidio”. David Grossman lo dice chiaramente in un’intervista a Repubblica, dopo aver evitato per anni di usare quella parola. “Con immenso dolore e con il cuore spezzato” – dice – “devo constatare che sta accadendo di fronte ai miei occhi”. Lo scrittore israeliano parla come uno che ha fatto di tutto per non arrivare a questo punto, ma che ora, davanti all’evidenza, non può più trattenersi. E aggiunge: “Resto disperatamente fedele all’idea dei due Stati, principalmente perché non vedo alternative”. Peccato che dalle macerie di Gaza potrebbe – ormai – non venire fuori nessuno Stato.


Vannacci in Sardegna: “Le basi militari portano ricchezza”

Roberto Vannacci è stato premiato a Porto Cervo come “eccellenza italiana”. Durante l’evento, organizzato da Cue Porto Cervo, ha ribadito retoricamente il suo legame con la Sardegna, dove suo padre ha prestato servizio militare e che frequenta da tempo. In un’intervista a Videolina ha poi dichiarato che le basi militari portano “ricchezza”. Secondo lui, insomma, la principale vocazione dell’isola è quella di parco giochi militare, al servizio – e al centro – dei conflitti globali. Vannacci ha potuto anche promuovere i suoi libri.

1 commento

Lidia ha detto...

Grossman è un uomo. Gli altri due ancora non hanno deciso cosa fare da grandi.