Trimestrale Catartica: storie fuori dal margine
Dopo un primo trimestre che ha inaugurato l’anno editoriale con una selezione di titoli di forte impatto sociale e narrativo, CatarticaEdizioni prosegue nel secondo trimestre 2025 con nuove pubblicazioni capaci di raccontare la complessità del nostro tempo, attraverso opere di saggistica, narrativa classica, raccolte di racconti, romanzi e poesie, con uno sguardo profondo sulle periferie, nel disagio, nella difficoltà di vivere, ma anche nella ribellione e nella lotta.
Marzo: formazione, memoria e identità
Franco Curreli esordisce con Il raccolto dell’anima, un romanzo di formazione ambientato a San Gavino Monreale, nel Sud Sardegna. Tra pianure, silenzi e scritti nascosti, si dipana l’estate decisiva del giovane Zemiro. Un libro che è anche un omaggio alla memoria e alla forza delle scelte, dove l’incontro con l’altro si rivela determinante per la crescita personale.
Aprile: narrazioni popolari e contro-egemoniche
Eliana Catte con Il lavoro debilita l’uomo firma un testo lucido e urgente. Una critica sociale che nasce dall’esperienza diretta e si fa voce collettiva di chi subisce precarietà, sfruttamento e migrazione forzata. Un pamphlet che si legge come un diario di lotta e un invito all’ascolto di una generazione lasciata ai margini.
Con I quattro musicanti di Brema, Giovanni Fara rilegge la celebre fiaba dei fratelli Grimm attraverso lo sguardo di Gramsci e ne fa un manifesto di solidarietà e ribellione. Accanto alla fiaba in più lingue e alle lettere gramsciane sul valore della cultura, spicca il racconto “Vieni con me”, che attualizza la vicenda raccontata nella fiaba resa celebre dai Grimm. Un progetto che intreccia pensiero politico, memoria popolare e ribellione sociale.
Con L’estate dei segreti, Omar Onnis torna alla narrativa intrecciando denuncia sociale e avventura. Un libro per ragazzi (e non solo) che risponde alle sfide della crescita con uno sguardo attento alle insidie del presente. Un viaggio in Sardegna si trasforma per i protagonisti adolescenti in un’indagine tra misteri familiari e tensioni sociali.
Grazia Deledda. Gli anni della Riviera Ligure, a cura di Davide Barella, raccoglie testi pubblicati tra il 1901 e il 1917 sulla rivista La Riviera Ligure. Una Deledda sorprendente: tra noir, folklore e modernità, si scopre il laboratorio narrativo della futura Nobel. Una selezione che arricchisce lo sguardo sull’opera dell’autrice e ne illumina aspetti meno noti.
Maggio: conflitti, marginalità e poesia
Maurizio Onnis, al suo primo romanzo per un editore sardo, firma con Il candidato un’opera cruda e necessaria. Una parabola sulla Sardegna di oggi, minacciata dalla speculazione energetica, che diventa un grido di resistenza e speranza. Un romanzo politico che non cerca scorciatoie e invita a immaginare collettivamente un’alternativa.
Esordio letterario per Lara Gallet con Carne di cane,
raccolta di racconti che abitano le periferie fisiche ed emotive della società
contemporanea. Figure marginali, relitti urbani e solitudini silenziose
popolano un universo narrativo fatto di degrado, ma anche di disperata umanità.
Una scrittura che non fa sconti e scava nei luoghi dell’abbandono. Il libro è
stato selezionato da Giuseppe Brundu, editor di Catartica Edizioni ed
articolista di indielibri.
La giacca di Fabio Piana è una raccolta poetica centrata sui temi della perdita, della memoria e del legame. Cinquantasette poesie che indagano il senso delle assenze e della traccia lasciata da chi non c’è più. Una voce intima che si fa canto universale, delicato e resistente.
Giugno: lingua sarda, filosofia e narrativa gotica
Risposta a sa dimanda: Ite est s’Illuminismu? a cura di Luana Farina Martinelli, è il secondo volume della collana inaugurata nel 2024 con Decraru de sos deretos de sa fèmina e de sa tzitadina. Tradotto in sardo, il celebre testo di Kant diventa un manifesto di autodeterminazione. Non solo un atto culturale, ma un gesto politico: la lingua sarda si fa veicolo di pensiero critico, capace di confrontarsi con le grandi questioni della filosofia e della storia. Un’opera che ribadisce il valore esistenziale della lingua come strumento di liberazione.
Atto di dolore di Isabella Grandesso è una raccolta di quattro racconti che esplorano l’orrore, la memoria e la follia. Un monastero dove si risveglia un Male antico, una bottega dove il tempo prende coscienza, una biblioteca che cela l’orrore, una casa che sussurra patti oscuri. Echi da un’altra dimensione, dove la realtà si sgretola e i demoni si annidano nei pensieri. Un viaggio disturbante nell’ombra dell’anima, tra disperazione e verità perdute.
Con queste nuove uscite, Catartica Edizioni raggiunge quota 15 pubblicazioni dall’inizio dell’anno.Tutte le copertine sono curate da Salvatore Palita, ma l’illustrazione della silloge La giacca di Fabio Piana è un particolare dell’opera “Multipli” di Elettra Cubeddu.Ci vediamo al prossimo trimestre, per continuare a raccontare storie fuori dal margine.
(Redazione)
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