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Parole a vuoto, ordigni dispersi, veleno digitale


Notizie in pillole

Uno sguardo rapido sui fatti della settimana.

Il Comitato Pro sa Nurra annuncia il Premio Pilato 2025 a Sassari

Il Comitato Pro sa Nurra assegna il sarcastico riconoscimento all’amministrazione comunale per l’inerzia dimostrata dal 2021 di fronte alla speculazione energetica. Appuntamento mercoledì 13 agosto alle ore 18:30 in Piazza del Comune per un’azione collettiva contro la perdita dei terreni agricoli della Nurra, con cartelli informativi sui 60 progetti di grandi impianti agrivoltaici ed eolici in attesa di approvazione. 
Invitato speciale il sindaco Giuseppe Mascia, destinatario del “Premio Pilato”, che un anno fa aveva promesso di prendere posizione ma che finora è rimasto in silenzio.
 

Due missili persi durante esercitazione militare nel poligono del Salto di Quirra

Durante un’esercitazione a fine maggio nel poligono del Salto di Quirra, due missili – un Aster 30 inesploso e uno Stinger in detriti – sono finiti in mare tra Tertenia e Villaputzu. Il primo, lungo 4 metri e pesante 300 kg, giace a 602 metri di profondità, cosa che ha causato qualche difficoltà nella sua localizzazione. La Marina militare non ha subito comunicato l’episodio, limitandosi a dichiarare l’interdizione della zona a inizio giugno e a confermare l’incidente a metà giugno, con tutta la comodità del caso. 
Le operazioni di recupero (o brillamento sul fondale) sono previste dal 15 agosto al 20 settembre, con divieti di navigazione nell’area. L’intervento è affidato a un’impresa privata, molto probabilmente un’appaltatrice di Leonardo Spa, proprio in un periodo di festa e vacanze estive, senza alcun rispetto per settori come pesca e turismo. Navigazione e pesca sono interdette per motivi di sicurezza, perché le esigenze militari sono in primo piano, anche a scapito del diritto di lavorare e vivere il proprio territorio. Tempismo perfetto, e la retorica bellicista sempre davanti a tutto, come al solito.

Michela Murgia, due anni dopo la scomparsa: scrittrice, attivista, voce critica

A due anni dalla sua scomparsa, il 10 agosto 2023, si ricorda Michela Murgia, scrittrice, drammaturga e attivista nata a Cabras. È nota soprattutto per il romanzo Accabadora, pubblicato per la prima volta nel maggio 2009 dalla casa editrice Einaudi, vincitore del Premio Campiello nello stesso anno, e per il suo impegno su temi come femminismo, diritti civili e identità queer.
Murgia è stata nominata Cavaliere delle Arti e delle Lettere in Francia per il suo contributo come narratrice e saggista.
Figura spesso divisiva e mai neutrale, ha usato la letteratura come strumento politico, diventando una voce importante nel dibattito pubblico, in particolare per il suo attivismo in Sardegna, fortemente legato all’indipendentismo. Resta il ricordo di un’intelligenza critica e di una voce fuori dal coro nel panorama culturale 
sardo italiano.
Non desta troppo stupore scorrere i messaggi lasciati dallo sciame digitale che in queste ore invade i post sotto gli articoli che ne ricordano la figura. Moltissimi sono carichi di astio e di un rancore immotivato, e la maggior parte scritti in maniera del tutto sgrammaticata. È un fenomeno complesso e da indagare più a fondo: è la smania di protagonismo mista a un bullismo strisciante che non risparmia più nessuno, privo di argomentazioni e condito da un’ironia miserevole.
Nel suo ultimo libro, Tre ciotole, si trova un racconto, “Il senso della nausea”, ispirato proprio alle reazioni fisiche provocate da questi attacchi online. Ha affrontato la questione anche cercando di difendersi attraverso le vie legali; quando è morta, alcuni procedimenti erano ancora in sospeso.

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