Intervista a Ivo Murgia e Igor Lampis
Parlateci in breve della vostra esperienza come editori e come autori all’interno dell’associazione Il Cenacolo di Ares edizioni.
Ivo Murgia, Igor Lampis: La nostra gestione del Cenacolo di Ares si avvia ormai verso i quattro anni di vita e forse possiamo iniziare a fare qualche primo bilancio. Come sai, la nostra linea editoriale punta su autori non convenzionali, spesso anticonformisti e dotati di uno spiccato senso dell’ironia. Gli autori che pubblichiamo devono giĆ avere nelle loro corde queste caratteristiche, anche perchĆ© noi non riscriviamo i testi di nessuno, cerchiamo compagni di viaggio che possano veicolare dei messaggi nei quali ci riconosciamo. Possiamo dire che siamo molto contenti delle produzioni, editoriali e musicali, che stiamo mettendo in circolazione, perchĆ© ci rappresentano e rappresentano bene lo spirito del Cenacolo. Se poi vuoi sapere se viviamo in maniera conflittuale il nostro doppio ruolo di autori ed editori, la risposta ĆØ no. Lo viviamo in maniera molto naturale, ĆØ stato un passaggio del tutto conseguente alle nostre attivitĆ , avevamo giĆ pubblicato con altri editori ma, a un certo punto, abbiamo realizzato che avevamo bisogno di gestire noi le nostre cose, con tutto l’impegno, e anche la dedizione, che pensiamo meritino. Noi vogliamo socializzare talenti e conoscenze, mettere a disposizione di tutti dei lavori che crediamo degni e di sostanza, per condividerli con chi li vuole accogliere, e ci aspettiamo che anche gli altri editori, e gli operatori culturali, lavorino con il giusto spirito di condivisione per poter crescere tutti.
“Il becchino di Varanasi”, l’ultimo libro di Ivo Murgia ĆØ la storia di un gruppo di amici che partono da Cagliari per fare un viaggio in India. Un argomento che si sposa con il tema del festival di quest’anno, “approdi e partenze”. Nel libro c’ĆØ qualche messaggio che l’autore vuole trasmettere al lettore?
Ivo Murgia, Igor Lampis: Il libro fa parte di un progetto piĆ¹ ampio, una trilogia di viaggio, asiatica per la precisione: tre viaggi e tre libri in tre anni. Questo ĆØ il primo capitolo ed ĆØ dedicato all’India, a fine anno uscirĆ la Cina e l’anno prossimo il Giappone, probabilmente. Ho voluto unire due mie grandi passioni, i libri e i viaggi. Quindi, se vogliamo, ĆØ un progetto di letteratura di viaggio, un genere non molto frequentato in Sardegna, ma che anche nel resto del mondo gode di alterne fortune, secondo i periodi e gli autori. La formula sarĆ sempre la stessa, un viaggio reale, con tappe vere, qualche nozione storico-turistica e una storia di fantasia cucita sopra, e questa sarebbe la mia parte da autore, se no mi limiterai a fare un brutta copia della Lonely Planet!
Il messaggio di questo libro, e di questa trilogia, riguarda soprattutto il senso del viaggio e cosa voglia dire essere viaggiatori. Il nostro sguardo che si posa sulle cose, le novitĆ che ci si presentano davanti, quali sono i nostri filtri culturali, quale metro usiamo per valutare quello che vediamo, lo scontro di culture, formazioni e background, differenze tra Occidente e Oriente, spiritualitĆ e materialismo, vicinanze e lontananze dei due lati del mondo. Nel capitolo indiano in particolare, si parla molto di spiritualitĆ , come la vediamo noi in Occidente e come la vedono in Oriente, perchĆ© in Oriente ĆØ ancora viva e serve alla vita quotidiana dell’uomo, mentre da noi ĆØ stata relegata a una cosa da menti semplici o New Age. Tutto, com’ĆØ logico, con il mio modo personale di viaggiare, le mie idee, i miei gusti, le cose che mi piacciono e che mi infastidiscono, cosa cerco e cosa evito con cura. Questa ĆØ il mio ruolo, quello che posso dire di nuovo rispetto a un genere, la letteratura di viaggio, che non ho certo inventato io.
Sappiamo che non amate molto le presentazioni classiche dei libri, dateci una anticipazione di ciĆ² che ci riserverete durante l’incontro di settembre.
Ivo Murgia, Igor Lampis: Assolutamente. GiĆ da tempo abbiamo abolito la parola “presentazione” dalle nostre attivitĆ . Noi preferiamo parlare di “incontro” con l’autore, per mettere l’enfasi sull’esperienza condivisa. Niente autore in cattedra a distillare perle di saggezza a folle adoranti, ma una condivisione che si crea tutti insieme, in forma dialogica e partecipata, nello scambio di esperienze, visioni e modi di essere e di pensare. In questo modo siamo tutti protagonisti, in un’atmosfera che ci arricchisce e ci stimola. I nostri incontri sono spesso accompagnati da musica e letture, interventi spontanei del pubblico, e anche momenti conviviali. Ci ĆØ capitato, a volte, di fare incontri anche di due ore, e aver poi proseguito in pizzeria o in ristorante con parte del pubblico, perchĆ© avevamo voglia e piacere di continuare a stare insieme, conoscerci, raccontare, chiedere, rispondere e portare il nostro contributo al ragionamento collettivo. C’ĆØ molto bisogno di riprenderci questi spazi, se ci pensiamo ĆØ proprio quello che sta venendo a mancare, con l’eterna illusione di essere sempre in rete e sempre collegati ma, in realtĆ , sempre piĆ¹ soli. A noi piace invertire la tendenza, per quello crediamo e investiamo molto nell’incontro, nel guardarci negli occhi, nel parlarci dal vivo e nello scambio fisico senza interferenze tecnologiche.
Nel ringraziarvi per la disponibilitĆ , ricordiamo che l’appuntamento ĆØ fissato per sabato 14 settembre alle ore 18:00 in piazza del Comune a Tissi.
Info:
Festival Letterario Sas Puntas: http://programma.link/saspuntasfest/
Sostieni il festival: http://sostieni.link/saspuntasfest/
website: www.saspuntasfestival.org
e-mail: saspuntasfestival@gmail.com
Cell. +39 328 1358752
Nel ringraziarvi per la disponibilitĆ , ricordiamo che l’appuntamento ĆØ fissato per sabato 14 settembre alle ore 18:00 in piazza del Comune a Tissi.
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