Marky Ramone: No a Concerto per Bandiera Palestinese al CSA Baraonda
Lo scorso 18 novembre avrebbe dovuto essere una serata all'insegna della musica al CSA Baraonda di Segrate, con Marky Ramone. Tuttavia, poco prima dello spettacolo, l’ex batterista dello storico gruppo punk-rock Ramones si è rifiutato di suonare al concerto a causa della presenza di una bandiera della Palestina appesa sopra il palco e recante il messaggio “cessate il fuoco”. Una scelta che ha deluso il pubblico il quale, alla notizia dell’annullamento del concerto, ha applaudito la decisione del Baraonda di non rimuovere la bandiera palestinese. Uno degli organizzatori, dal palco, ha ricordato l’impegno politico del CSA e la necessità di sostenere la causa palestinese, soprattutto in un momento drammatico come questo.
Il paradosso di questa situazione è evidente: il CSA Baraonda sostiene l’appello per il cessate il fuoco in Palestina, ma il musicista non è stato disposto a condividerne il significato, nonostante il punk-rock rappresenti da sempre una realtà culturale e musicale apertamente schierata contro la guerra. Questo episodio riporta al centro del dibattito il ruolo dell’arte nella società contemporanea: può la cultura rimanere indifferente a ciò che accade nel mondo, soprattutto ai giorni nostri nei confronti della tragedia Palestinese?
A differenza di Marky Ramone, personaggi come Roger Waters, ex membro dei Pink Floyd, hanno sempre abbracciato una visione più impegnata. Waters ha espresso subito la sua solidarietà ai palestinesi, affrontando critiche e boicottaggi, un comportamento coerente con quanto aveva fatto precedentemente all’indomani dell’invio massiccio di armamenti occidentali in Ucraina. Ribadendo costantemente la necessità di adottare un atteggiamento critico di fronte a fatti che riguardano tutti, Waters riposizione il ruolo della musica e dell’arte come strumenti di critica e cambiamento sociale.
(Giuseppe Brundu)
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