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Una Rivoluzione Emotiva e Sociale: “Arriveranno i Miracoli” di Zaira Zingone

Foto: Cristian Augusto Grosso e Zaira Zingone, Lo Teatrì Alghero, 19.12.23




Nelle pagine di Arriveranno i miracoli, Zaira Zingone ci conduce in un viaggio profondo e riflessivo, ribaltando la centralizzazione delle emozioni e abbracciando una decentralizzazione emozionale che ci sfida a guardare oltre le binarie categorie del nostro pensiero.

Il libro si presenta come una risposta al caos emotivo che circonda la nostra società moderna, dove le emozioni vengono spesso semplificate in categorie di felicità, tristezza, paura o sicurezza. Zaira ci invita a esplorare la complessità delle nostre emozioni, smascherando la loro sovradeterminazione dalla realtà che ci circonda.

Affrontando il contesto pandemico, da cui nascono alcuni passi del suo libro, Zaira ci guida attraverso una pausa forzata dalla frenesia socialmente costruita, portando alla luce il valore della lentezza. Questa lentezza diventa una critica profonda al modo convulso della società moderna. Vi è in sostanza un forte carattere progressista del libro.

Il libro abbraccia anche temi attuali come l’emancipazione femminile, esplorato attraverso la poesia “Ci solleviamo”. Qui, Zaira solleva la voce contro il femminicidio, richiamando l’attenzione sulla necessità di liberare spazi e corpi, attraverso una resistenza attiva, un cammino comune e una consapevolezza collettiva.

“Siete morti di arroganza

ancora prima di stuprarci
e spararci.
Siete l’ultimo fiato
esalato dalla cultura impotente
dell’uomo debole,
smarrito,
frustrato.
Ne avete uccisa un’altra.

Un’altra donna.
Adesso
ci solleviamo...”

In uno dei brani chiave, “Il tuo passo”, emerge la riflessione sulla liberazione personale e collettiva. “Scoprire il proprio passo” diventa un invito a camminare nel proprio luogo, a contare e camminare insieme verso la liberazione. Il testo sottolinea che, in alcuni casi, è necessario togliere, togliere le distanze, togliere passi, per pretendere spazi e liberare luoghi che sono ancora soggiogati.

Zaira ringrazia il maestro buddista Daisaku Ikeda, integrando nel contesto del libro la prospettiva che la rivoluzione di un singolo individuo può portare alla rivoluzione di tutta l’umanità. Mentre il mondo aspetta Godot, Zaira annuncia miracoli, sottolineando che il cambiamento può avvenire senza essere semplici spettatori.

Arriveranno i miracoli si presenta come una lettura essenziale, soprattutto nell’odierna società frenetica. Zaira Zingone ci invita a riflettere sulla nostra esistenza, a vivere con autenticità e a sperare in miracoli che possono nascere dal cambiamento interiore.

(Cristian Augusto Grosso)


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