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Nessuno tocchi il 28 aprile, festa del popolo sardo



Il 28 aprile i Sardi celebrano la propria festa. Data in cui di ricordala sollevazione popolare contro i rappresentanti del governo piemontese del 1794, e l'inizio della lotta guidata da Giovanni Maria Angioy per l'emancipazione nazionale e l'indipendenza dell'Isola. 
Quest'anno la festa sarà riproposta in condizioni del tutto eccezionali, a causa delle misure restrittive dovute all'insorgere dell'epidemia influenzale COVID-19, ma ugualmente con grande orgoglio e convinzione. 
La RAS con Delib.G.R. n. 19/29 del 23.5.2019 ha fissato il calendario delle festività a cui si devono attenere le scuole nell'isola. Ma ci sorprende apprendere di talune situazioni scolastiche nelle quali le/i Dirigenti Scolastici, motivando con l’emergenza Covid19, hanno modificato unilateralmente il calendario scolastico ed, in particolare, hanno “annullato” alcuni giorni di sospensione delle lezioni deliberate, nei singoli Istituti, dal competente Consiglio d’Istituto. Così come denunciato in una nota diffusa oggi dal sindacato COBAS scuola Sardegna che, rivolgendosi ai Dirigenti Scolastici e al Dirigente dell’USR Sardegna, hanno ribadito che "tale facoltà non è nella disponibilità delle/dei Dirigenti Scolastici e che il calendario scolastico è di competenza della Regione ed il suo adattamento, nelle singole scuole, è di competenza esclusiva del Consiglio d’Istituto." Invitando i singoli/e Dirigenti Scolastici a rispettare, "anche in  questa fase emergenziale", a rispettare la competenza del Consiglio d’Istituto ai sensi della normativa vigente  (DPR n. 275/1999). 

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