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"Le vene, l’anima. Il sangue, l’anarchia". Il debutto letterario di Cristian Augusto Grosso


A soli 18 anni Cristian Augusto Grosso, il più giovane degli autori della Catartica Edizioni, debutta nell’attività letteraria con Le vene, l’anima. Il sangue, l’anarchia. Saggio politico che trova posto nella Collana I Diari delle Motocicletta, e attraverso il quale l’autore si impegna ideologicamente nella divulgazione del pensiero anarchico. 

Quando la libertà viene riproposta sotto vesti di diritto, alla stregua dei doveri e delle imposizioni varie, e inoltre promulgata in ambito legislativo e giudiziario, significa la sua scomparsa, e la sua vana rappresentazione, per mezzo d’una ridistribuzione diseguale come fosse una merce. Poiché vi sono i ricchi e i poveri, chi comanda e chi deve rispettare, chi gestisce e chi si fa gestire, chi amministra e chi delega se stesso per esser dominato.”
Cristian A. Grosso

  • Hai iniziato a scrivere questo libro che avevi solo 16 anni; come nasce a questa età l’interesse per la politica e per un’idea tanto radicale come quella anarchica?
È una nascita ad occhi chiusi. Solo dopo aver risposto con dubbio e curiosità, alla scandalizzazione e allo stravolgimento culturale e sociale che  l'anarchia ha mossoho capito che fosse nato qualcosa. Voglio dire che questa nascita l’ho vissuta inconsapevolmente; il prodotto della nascita mi ha fatto capire qualcosa: la scrittura, la riflessione. Io non so com’è nata poiché cercavo (e cerco tutt’ora) di capirmi e di capirvi. Non so com’è nata perché stavo nascendo. Il rapporto con la politica, con l’anarchia, è di fondamentale intimità, dunque non nasce una parte di te, ma nasci tu, a livello culturale e sociale. Poi viene la scrittura che non crea altro se non la spiegazione e il ricordo delle emozioni. La creatività della scrittura (ed anche del parlare) dipende dal rispetto che ha essa per il silenzio, e dalla capacità di farsi figlia di esso e delle emozioni. La mia nascita è stata vissuta dal silenzio, dalla solitudine, dopo e consapevolmente, da me.
  • Di recente abbiamo visto diversi movimenti giovanili assumere posizioni nette a favore del clima o per un cambiamento radicale della società. Fatti come quello di Minneapolis, che hanno portato alla morte di un nero in stato di fermo da parte della polizia, hanno scatenato proteste antirazziste non solo negli USA ma anche in Europa, dove sono stati contestati i simboli e le statue su cui si sono edificati gli Stati moderni. Che idea ti sei fatto di questi movimenti? Pensi che le nuove generazioni possano farsi protagonisti di un reale cambiamento della società?
Penso che tali movimenti possano assumere pienezza se coniugati allanticapitalismo e alla concezione dun analisi della vita sociale non dogmatica, lungi dalla ricerca del consenso di un
autorità politica; mossa bensì, da sensibilità umana e culturale, dal sentirsi parte dellumanità, e non cittadini e cittadine. Il protagonismo dei giovani finalizzato al cambiamento sociale, può trovare concretizzazione se vi si presenta in essi, la volontà desser lascivi allanima, alla natura. Essendo dubbiosi e sognatori, sdoganando se stessi, abbandonandosi al buio creativo. Ed è per tali motivi che questo libro è rivolto maggiormente ai miei coetanei e alle mie coetanee; è la presentazione e divulgazione odierna dun pensiero quale quello anarchico, nel tentativo di accendere un fermento libertario e la voglia di dibattito, curiosità, lettura.
  • Il tuo libro ha visto una lunga gestazione, frutto evidentemente di un processo di maturazione individuale che ti ha portato ad attendere il momento giusto prima di proporne la pubblicazione a un editore. Come è nata la scelta della casa editrice e come si è sviluppato il lavoro che ha portato alla realizzazione del libro, sul quale compare, tra l’altro, la prefazione di Giovanni Fara, editore impegnato da sempre in politica e nel sociale? 
La casualità è stata capace di nascere ed esaurirsi. È nata scoprendo Catartica, e ha trovato la sua fine capendo cos
è Catartica. Una casa editrice con una idea editoriale precisa, e coraggiosa nel darsi una posizione socio-politica, che credo possa valorizzare il contenuto del mio libro. Quel compromesso fra la divulgazione anarchica e la sua attività anche tra le maglie delle logiche commerciali di tale società, almeno a livello ideologico, può essere meno invasiva, grazie a Catartica e a Giovanni Fara.
  • La pandemia ha messo a dura prova il mondo della cultura, rendendo difficoltosa qualsiasi attività al di fuori dal web. Oggi è difficile immaginare di poter organizzare anche una presentazione di un libro. Come hai vissuto il periodo più duro, quello del lockdown, che ha preceduto la pubblicazione del tuo testo e come pensi di promuoverlo?
Così come nella società la dannosità naturale del virus ha alimentato le forti e violente criticità allinterno dessa, anche nella mia individualità, (che fortunatamente si discosta per vitalità e libertà dallodierna società) ha esplicitato a me stesso il disagio, ha riaperto la ferita del malessere. Il virus non è stato la causa duna ferita; è stato ed è, un triste evento che ha mosso la sua falce su anime e corpi, e su di me seminando sale, percorrendo la ferita già presente e non creata da esso, ma dalla causa sociale che mi fa sopravvivere invece che vivere. 
La promozione del libro tuttavia, può trovare un suo spazio oggi, alla luce di tale crisi sociale smascherata ancora una volta, e in tal caso dal virus. Lo spazio del libro oggi, può essere il luogo della trasmissione della brama di creare un'alternativa, di creare libertà.
  • Le vene, l’anima. Il sangue, l’anarchia, è un saggio che riflette una forte coscienza personale che verte tra parole, versi, riflessioni, e note. “Poesia e anarchia” sono gli elementi principali del libro. I tuoi versi precedono infatti ogni testo ed ogni ragionamento. Hai in progetto la pubblicazione di una raccolta di poesie?
Mi aspettano diversi scritti, con i quali dar vita a nuovi libri, e dar motivo al perdurare della vicinanza tra me e la Catartica Edizioni, fra i quali, anche una raccolta di poesie. In essa potrò curare anche la brama di decantare amore e natura, parti integranti insieme al pensiero, durante questi anni di crescita. 


Le vene, l'anima. Il sangue, l'anarchia 
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