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“Sas Panteras de Algeri” . Quattro chiacchere con Davide Barella

 
Davide Barella è nato a Sanremo nel 1972. Vive e opera nel Ponente ligure. Insegna Italiano e Storia alle Scuole Superiori dopo oltre vent’anni di teatro sociale all’interno di scuole, carceri, comunità educative minorili, centri per ragazzi diversamente abili, biblioteche, centri di accoglienza per migranti, comunità psichiatriche, e con Caritas Intemelia.
Laureato in Lettere, è autore di due saggi dedicati a Emilio Salgari e alla sua saga dei Ventimiglia, di un trattato su Fabrizio De André ed Emilio Salgari ed è stato curatore editoriale della prima Antologia dedicata ai Corsari Liguri delle Antille. Due suoi racconti sono stati selezionati per la pubblicazione delle antologie “Caos ed equilibrio” e “Apocalittica”. Dall’incontro con Catartica scaturisce una collaborazione con il blog indielibri e la pubblicazione di un classico di Emilio Salgari; “Le pantere di Algheri” contenente il saggio “Sas Panteras de Algeri”. L’opera sarebbe dovuta uscire fine dicembre del 2020, ma il coronavirus ne ha fatto slittare stampa e distribuzione a gennaio 2021. Qualcosa di più s questo libro lo apprendiamo direttamente dalle parole del curatore, a cui abbiamo rivolto qualche domanda:
  • Un’uscita sofferta, questa de “Le pantere di Algeri – Sas Panteras de Algeri” che, tra rinvii e stop alla produzione causa covid-19, ha visto le stampe e la distribuzione con un mese di ritardo rispetto a quanto inizialmente annunciato. Il risultato finale ci sembra tuttavia molto soddisfacente e la promozione è appena agli inizi. Ci vuoi raccontare con quali obiettivi è nato questo progetto e il sodalizio con la Catartica Edizioni?
Dopo la mia prima curatela, dedicata all’antologia dei Ventimiglia di Salgari e dei salgariani, ho capito definitivamente che la promozione di un territorio non può prescindere dalla sua letteratura. La Sardegna è poi una terra orgogliosa, molto attenta alla produzione indigena e quindi, alla fine, è stato una sorta di procedimento filologico naturale. Per Catartica ho pubblicato due racconti, mi piace la linea editoriale, le opere hanno una cura, una impaginazione, una grafica e una qualità davvero eccellenti. Romanzo sardo, editore sardo, racconti pubblicati... il progetto non potevo proporlo che a loro.
  • “Le pantere di Algeri” è un romanzo di fantasia ambientato in parte nel sud della Sardegna e nel tuo testo introduttivo parli del rapporto che figure di primo piano del novecento, da Antonio Gramsci a Grazia Deledda, hanno avuto nei confronti dello scrittore veronese. Come nasce il tuo interesse verso Salgari e perché hai deciso di curare la ristampa proprio quest’opera?
Il mio amore per Salgari nasce quando avevo sei anni e il Corsaro Nero era un’icona mondiale che aveva travalicato i confini della lettura per finire su celluloide, sugli scaffali dei supermercati come gadget dei prodotti più svariati. Nasco a Ventimiglia e fin da piccolo fantastico sul Conte della mia città, il mio supereroe misterioso. Salgari poi l’ho sempre utilizzato a scuola, perché è un autore che ha da subito accontentato le platee più trasversali e disparate.
Ho deciso di curare le Pantere per tre motivi: perché avevo dei materiali interessanti inutilizzati nel mio saggio “Amici fragili”, che poi naturalmente ho approfondito e arricchito a dismisura; perché venivo, come detto, dalla prima esperienza come curatore di letteratura dei territori, (un lavoro che mi piace, se possibile, ancora più che scrivere) e questo romanzo incarna perciò il prototipo della curatela ideale; infine perché trovo quest’opera perfetta come temi, ritmo, mescolanza di generi, trama, e vorrei che si prendesse finalmente lo spazio che merita.
  • Salgari è stato un autore molto prolifico ma anche molto sottovalutato dalla critica letteraria della sua epoca. Oggi che importanza rivestono le sue opere e perché andrebbero lette e approfondite?
Salgari fu spesso derubricato a letteratura “di genere” dallo snobismo culturale a cavallo fra il 1800 e il 1900. Ma vendeva tantissimo, piaceva a tutti i lettori, entusiasmava e allo stesso tempo forniva tonnellate di informazioni e nozioni ai suoi affezionati cultori. Ha creato icone tradotte in tutto il mondo, vedi Sandokan, ha affrontato ogni genere dandogli la sua impronta inconfondibile, fu imitato da vivo e da morto per decenni... I suoi pregi indiscutibili sono l’attualità della sua opera, la sua capacità di fermare nel tempo e nello spazio un’erudizione ricca ed enciclopedica, la sua coerenza, e l’aver letteralmente dato vita a un genere che in Italia veniva allora solo importato (Dumas padre, Verne, Haggard...)
  • Stai lavorando a un nuovo progetto?
Io non mi fermo mai, sono un maledetto iperattivo. Nel mio cassetto ci sono cinque progetti tutti in fase avanzata: il terzo e ultimo saggio sui Ventimiglia, ricco di sorprese e colpi di scena; un’idea che nasce dalla mia lunghissima esperienza carceraria (come professionista al lavoro per le aree pedagogiche, sono ancora a piede libero...); il mio primo romanzo; un saggio top secret sulla letteratura avventurosa con materiale inedito d’epoca, qualcosa di davvero “scottante”.
Non è detto che magari uno di questi non lo si faccia insieme, eh?

Non vediamo l'ora di parlarne Davide! Grazie! 





ISBN: 978-88-85790-53-7
Autore: EMILIO SALGARI
Curatore: DAVIDE BARELLA
Editore: CATARTICA EDIZIONI
Data di uscita: 28 dicembre 2020
Genere: Narrativa classica
Collana Raichinas 
Prezzo: 15.00 €
Nº pagine: 350
Dimensioni: 15x23 cm

Le pantere di Algeri - Sas panteras de Algeri
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