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Riscopriamo insieme “Adagio con brio” di Claudia Erba



Claudia Erba è nata nel 1983 ad Alghero. Ha conseguito la “Laurea magistrale in Giurisprudenza” ed è oggi una giornalista di musica, costume e società; collabora, tra gli altri, con SOund36 Magazine di Cultura Musicale, Arti e Spettacolo, Sardegna Reporter, Nerospino magazine e altri. Ha fondato Verbatim Ufficio Stampa, diretto alla promozione di quanti lavorano in campo artistico. Da diversi anni cura l’immagine degli artisti dell’etichetta discografica La Stanza Nascosta Records, con sede ad Alghero ma operativa in tutta Italia. Vive tra Alghero e Costa Paradiso. 

Con Catartica Edizioni ha pubblicato la silloge Adagio con brio, Collana Tremori

1) Ciao Claudia, grazie per aver accettato questa intervista. Iniziamo parlando della tua passione per la poesia e la scrittura: quando nasce e quali sono state le tue principali fonti di ispirazione?

A scuola la mia passione erano i cosiddetti “pensierini”, piccole frasi a tema assegnate come compito dalla maestra. Fin da piccola la lettura e la scrittura sono state per me un punto fermo.
Per lungo tempo, da lettrice, ho privilegiato la prosa. La poesia è stata una scoperta dell’età adulta.

2) Cosa ti ha ispirato per la stesura della raccolta di poesie “Adagio con brio” e quali sono i temi principali che affronti in questa produzione poetica?

Per quanto concerne la mia raccolta poetica le fonti di ispirazione sono state le più svariate: da Canti del Caos di Antonio Moresco, omaggiato nel “Canto d’una vergine puttana”, a Montale, passando per Cardarelli (in assoluto il mio poeta del cuore). Anche alcuni testi scientifici e giuridici mi hanno lasciato delle suggestioni che, inevitabilmente, si sono riverberate nella mia scrittura.
Citando Oliviero Malaspina “è la condizione delle relazioni umane il vero leitmotiv dell’opera che ha sfumature ora del Novecento italiano e talvolta di quello spagnolo.”

3) Oliviero Malaspina ha scritto la prefazione del tuo libro descrivendo la tua poesia con queste parole: “È una poetica labirintica di significati e significanti che si intersecano, uno splendido macramè dal quale il lettore non può uscire che arricchito nell’anima e nell’intelletto.”
Come è stato accolto il tuo libro dai lettori? Hai ricevuto riscontri positivi?

Non finirò mai di ringraziare Oliviero Malaspina per il suo supporto. Penso che la sua prefazione sia la cosa più bella di un libro che, onestamente, non ha avuto un grande riscontro. Non mi trincererò dietro lo stereotipo della “poetessa incompresa” o dietro la considerazione che, in Italia, la poesia non vende; pensiamo soltanto al grande (e meritato) successo, anche di vendite, di Franco Arminio. Penso, senza interrogarmi più di tanto sulle ragioni, che la mia raccolta abbia raggiunto la cerchia familiare e amicale e, tutto sommato, mi va bene così. Ci sono state delle presentazioni (sarde e non) e qualche sporadica, ma lusinghiera, recensione. Non ho mai avuto velleità letterarie, la pubblicazione e la prefazione di un Premio Unesco sono già riconoscimenti che vanno molto al di là di quelle che erano le mie aspettative.

4) Come sei entrata in contatto con Catartica Edizioni e come ti sei trovata a collaborare con questa casa editrice per la pubblicazione di “Adagio con brio”?

Il contatto con Catartica Edizioni è stato casuale ed è avvenuto via social; mi ha fatto molto piacere che la mia raccolta abbia inaugurato la sezione “Tremori”, dedicata alla poesia, che prima non era presente nel catalogo di Catartica. È stato tutto estremamente inaspettato e ringrazio Giovanni Fara per la fiducia che ha riposto in me in un momento in cui la casa editrice stava muovendo i primi passi.

5) Come hai fondato Verbatim Ufficio Stampa e come gestisci la promozione degli artisti e dei professionisti nel campo artistico e culturale?

Verbatim Ufficio Stampa è per me un pezzo di cuore; sono riuscita, con grande impegno e non poche difficoltà iniziali, a ritagliarmi uno spazio nell’ambito della promozione musicale e, più in generale, artistica. Stampa ed emittenti televisive locali e nazionali, magazine di settore cartacei e on-line, blog tematici, radio e webradio ospitano periodicamente recensioni, interviste e segnalazioni inerenti agli artisti promossi da Verbatim; sono riuscita a consolidare una partnership con un ampio ventaglio di interlocutori, anche molto autorevoli (penso in particolare a Tgcom24 e a Rai News).
Il nostro hashtag programmatico è #daivoceallatuarte; il nostro nome, Verbatim, in latino significa testualmente, parola per parola. Non ci piacciono i contenuti standardizzati e asettici, privilegiamo comunicazioni particolareggiate e cucite su misura sul lavoro artistico proposto.
Fungere da tramite e da “cassa di risonanza” per progetti artistici di valore è per me fonte di gratificazione e di orgoglio.

6) Hai qualche nuovo progetto in ambito poetico e di promozione artistica di cui vuoi parlarci?

Non ho perso il vizio di scrivere ma, allo stato attuale, il nuovo progetto è in una fase assolutamente embrionale.

(Corea)

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