Header Ads

test

“Il dito e la luna”: il Documentario di Agostino Marco D’Antonio sulla libertà d'espressione artistica in Sardegna


Ci eravamo già occupati di questo incredibile caso a luglio del 2020, quando abbiamo rivolto un’intervista a Bakis Beks e all’avvocato Giulia Lai. Da poche settimane, sono iniziate le prime proiezioni del film “Il dito e la luna”, un documentario che getta luce sulla vicenda giudiziaria che riguarda Bakis Beks, rapper sardo appartenente alla scena nuorese da oltre 20 anni. 

Nel 2018, Bakis Beks cantò in pubblico una canzone che denunciava lo sfruttamento militare della Sardegna da parte della NATO e dello Stato italiano. Dopo l’esibizione, per due anni, lui e altre tre persone del pubblico furono indagati e condannati a loro insaputa. Venne emanato un decreto penale di condanna nei loro confronti per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale. Solo nel 2020 vennero a conoscenza di questa operazione contro di loro. Per impedire che il decreto divenisse esecutivo, si opposero in tribunale. Quando uscì la notizia, nacque l’idea di questo film. 

Il documentario di Agostino Marco D’Antonio rivela le sfaccettature di una vicenda dai contorni surreali. Il rapper sardo diventa il fulcro di un documentario che affronta il tema della libertà d’espressione artistica, affermando il diritto alla resistenza contro abusi di potere e la forza della musica nel raccontare la realtà.

Il regista ha plasmato il suo lavoro ispirandosi a un genere documentaristico che fonde etica e finzione, rientrando nella definizione contemporanea di “cinema del reale”. Attraverso la musica di Bakis Beks e altri artisti come Malam, Futta, Kento, Lord Madness e 1989 che hanno dato il loro contributo alla sua realizzazione, il film cerca di raccontare in modo autentico la cultura hip-hop, elevando la narrazione a un livello che va oltre il semplice racconto di una vicenda giudiziaria. 

“Il dito ela luna” non è solo un film documentario; è un grido di resistenza, un’opera che invita il pubblico a riflettere sulle sfide che la libertà d’espressione affronta nella società contemporanea. La storia di Bakis Beks si intreccia con la storia più ampia della Sardegna, portando alla ribalta temi cruciali che meritano attenzione e discussione. Un’opera che, attraverso la narrazione cinematografica, ci invita all’impegno e ad osservare la realtà con occhio critico, anche attraverso la musica nella ricerca della giustizia. 

Il film sarà proiettato a Sassari il 3 dicembre alle ore 18:00 presso il circolo Tirrindò - Assòtziu Tirritània, via Masia 3. Sarà non solo un’occasione per approfondire attraverso il lavoro cinematografico di D’Antonio la vicenda di Bakik Beks ma anche per sostenere la libertà di espressione e il diritto di manifestare le proprie idee contro lo sfruttamento e l’occupazione militare della Sardegna. 

A margine della proiezione si terrà un buffet il cui ricavato andrà a sostenere le spese legali degli inquisiti per le manifestazioni e i presidi organizzati a Sassari in solidarietà all’anarchico Alfredo Cospito in sciopero della fame contro il carcere ostativo e il regime del 41 bis durante la sua detenzione nel carcere di Bancali tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. Un evento che unisce cultura, impegno sociale e la difesa di diritti fondamentali, sottolineando il potere dell’arte nel portare alla luce verità e ingiustizie spesso ignorate.

PRODUZIONE ISRE Sardegna (Istituto Regionale Etnografico).

 

Nessun commento