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Cronache di carta: "Insomnia. Odi et amo. Quando l'eros incontra la poesia"


Benvenuti a “Cronache di carta”, la rubrica curata da Michela Magliona.

Per chi ama la poesia, ecco una raccolta intensa e struggente di Natascia De Filpo. L’argomento? Ovviamente il più bello di sempre, l’inesauribile, il più discusso, il più umano: l’amore. Non pensate però a qualcosa di sdolcinato e patetico, tutt’altro, questo è un compendio di erotismo appassionato e provocatorio. È desiderio, è delicatezza, è scoperta, patimento, libertà. È un anelito di purezza che supera il pregiudizio, scavalca audacemente le costrizioni morali. Qui dentro ci sono emozioni che non conoscono regole ma seguono solo le vie del cuore. Perché desiderio e amore sono spiriti liberi, si posano dove c’è vita, non ascoltano la ragione e non si fugge da questa legge.  

Non si fugge dal dover affrontare temi ancora troppo scottanti e qui, perdonerete, ma rimanere imparziali è impossibile. Quando si nomina la libertà, tutti impazzano, specie se si parla di libertà nell’amore. Ognuno ha una propria visione sull’argomento ed è doveroso poterlo esprimere nel rispetto reciproco. Leggendo queste poesie ho provato diverse emozioni, alcune contrastanti tra loro ma tutte di un’intensità rara. E poi, anche se lo sapevo già, mi sono ripetuta: l’amore è amore. Ognuna di queste poesie mi ha ricordato ancora una volta, che un sentimento è e deve essere libero da pregiudizio. Deve essere libero di essere espresso. Si deve poter vivere con la purezza che merita al di là di chi noi scegliamo o no di amare. Perché ovviamente non si sceglie chi amare, altrimenti non è amore, è ragione e la ragione non va a braccetto con la verità. A me piace la verità. E amo profondamente la delicatezza e la disinvoltura con la quale Natascia racconta dell’amore e basta. 

A-m-o-r-e. 

Natascia scivola sulle parole, ci fa arrossire, ci fa vedere, ci fa sentire, ci fa sognare. 

Leggete: 

“(…) Un fremito di piacere vive sui miei ori donati a te, tra le membra e il tuo ipnotico essere, sui miei desideri prepotenti, nel mio folle bisogno di te. Non potrai fermare il mio cammino lento e faticoso tra i sassi e le pietre taglienti. Neanche i vetri rotti sotto i piedi né il sangue dalle ferite potranno fermare la mia sete di Vita. Non ti lascerò imprigionare i miei istinti né la mia voglia di urlare al cielo e soccombere ai sipari chiusi. Io volo più in alto: sulle voci degli eroi sulle promesse dei bugiardi sulle gabbie della vita. Io Amo.” 

E ditemi se questa non è vibrazione. Tuffatevi in questa lettura con assenza di preconcetti, ripulite la mente da ogni convenzione, concentratevi sull’essenza del desiderio e del piacere.

Credetemi, tra queste pagine vi troverete a navigare in acque pure. Affidatevi dunque all’abile penna di Natascia, lasciatevi condurre attraverso le sue parole, in una dimensione priva di tabù o imbarazzo ma ricolma invece di delicatezza e forza.

Non voglio svelarvi ulteriormente altri dettagli, non rimane che fidarvi di me e di Natascia. 

Buona lettura. 

(Michela Magliona)


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