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Dialogo con l’Archeologa Francesca Pileri tra Storia e Attualità


In vista dell’evento del 15 settembre 2024, abbiamo il piacere di intervistare Francesca Pileri, archeologa e guida turistica, che guiderà la visita all’ipogeo di Sas Puntas durante la prima giornata del Festival omonimo dal titolo “Pagine di Terra”. Francesca ha partecipato a diversi scavi in Sardegna, ha ottenuto un Master in Archeologia e Storia del Mediterraneo antico e attualmente lavora presso il Museo Archeologico Nazionale “Antiquarium Turritano”. Ecco alcune domande per conoscerla meglio e per scoprire di più sul festival e sul sito di Sas Puntas.

1) Francesca, hai lavorato su molti siti archeologici in Sardegna. Cosa rende Sas Puntas speciale rispetto ad altri luoghi che hai studiato?

Sebbene credo che ogni sito archeologico sia a sé stante, portatore di unicità e testimone dell’adattamento dell’uomo all’ambiente e alla rielaborazione dei modelli “standard” diffusi, nello specifico si tratta di un tipo di sepoltura nota in un areale molto ristretto, perciò speciale: quasi un unicum.

2) Durante la visita del 15 settembre, avrai modo di guidare il pubblico attraverso questo straordinario sito nuragico. Quali sono gli aspetti principali che pensi di voler condividere con i partecipanti per trasmettere loro l’importanza di Sas Puntas?

Intendo raccontare quanto fosse sviluppata e potente la civiltà all’interno della quale questo monumento è nato (età del Bronzo - civiltà nuragica) che conosceva e utilizzava le risorse dell’intera isola e provare a fare accostamenti sul nostro attuale modo di rapportarci al territorio nel quale abitiamo e che sfruttiamo.

3) Il festival quest’anno, intitolato “Pagine di Terra”, si pone l’obiettivo di riflettere sui temi dell’autodeterminazione e della tutela del territorio. Secondo te, qual è il ruolo dell’archeologia nel sensibilizzare le persone verso la protezione del patrimonio culturale e ambientale?

Riferendosi alla civiltà nuragica, le torri che ne sono il simbolo e tutti conosciamo sono una palese dimostrazione di come l’uomo abbia da sempre plasmato, anche semplicemente per via dell’impatto visivo, l’ambiente in cui vive. Ma le modalità e le ragioni di allora sono totalmente differenti da quelle odierne, così come i protagonisti delle modifiche al territorio: sempre e solo le popolazioni nuragiche, che gestivano con pieno controllo le proprie risorse, intrattenendo rapporti di tipo economico con le altre realtà esistenti in modo autonomo e paritario, con totale potere decisionale in merito allo sfruttamento del proprio territorio. Potere che ora i “nuragici moderni”, i sardi, sembra non abbiano.


4) Come archeologa, e come donna, quali sono le maggiori sfide che hai incontrato sul tuo percorso professionale?


Il mestiere dell’archeologo non è semplice, le chiavi di lettura non sono univoche e serve un corretto approccio metodologico. Spesso scavare un sito richiede tempo, energie, soldi che non è semplice reperire. Molte volte le indagini vengono svolte in emergenza, durante lavori per opere pubbliche con le ditte coinvolte e i committenti delle stesse che non sempre comprendono l’importanza del nostro lavoro.
In merito al mio essere donna, considerando l’alta percentuale di archeologi liberi professionisti titolari di P.IVA, spesso mal pagati, voglio ricordare quanto in generale, sia complicato essere pienamente attiva nel mondo del lavoro ; come madre penso poi alle difficoltà oggettive di conciliare necessità e tempistiche lavorative con la cura di un bambino, spesso affidato a familiari per i costi proibitivi delle strutture pubbliche e private quali asili ecc..
Attualmente non esercito più la mia professione, per lo meno non svolgo più attività di scavo.

5) C’è un messaggio particolare che vorresti lanciare a chi parteciperà alla visita del 15 settembre al sito di Sas Puntas a Tissi?

Il contesto paesaggistico è notevole, il programma interessante, la mia presenza potrebbe essere stimolante per una nuova chiave di lettura del mondo di oggi attraverso il passato e chiaramente la visita guidata è gratuita così come il resto degli eventi previsti.


Festival Letterario Sas Puntas
Contatti e Informazioni
https://www.saspuntasfestival.org/
E-mail: saspuntafestival@gmail.com
Cell. +39 328 1358752



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