Il Galantuomo Disilluso, Mr. Alienato
Il 10 marzo 2025 è uscito Mr. Alienato, il quinto album di Mattia Lasio, aka Il Galantuomo Disilluso. Questo lavoro è un concept album che affronta il tema dell’alienazione in una società sempre più frenetica, egoista e disincantata, come la descrive Bauman nel suo saggio Modernità liquida, che analizza le trasformazioni della società contemporanea. Con un mix di rap, riflessioni filosofiche e liriche intime, il disco si compone di undici tracce, di cui nove brani e due monologhi in prosa.
A livello musicale, Mr. Alienato si inquadra in sonorità old school. È nella composizione dei testi che il disco si distingue. Si tratta di un progetto ambizioso e ben riuscito, che mette in rima pensieri complessi e richiami filosofici, spingendo l’ascoltatore a soffermarsi sul significato profondo delle parole. Un approccio che si discosta da quello della musica mainstream, completamente confinata nel puro intrattenimento. Il Galantuomo Disilluso, al contrario, fonde musica ed espressione artistica, stimolando una riflessione critica e dimostrando come il rap possa essere veicolo di pensiero, e non solo passatempo.
Il disco inizia con “Scivolare”, un pezzo che introduce il tema della routine quotidiana, quella sensazione di essere intrappolati in una vita che scorre senza lasciare traccia. L’apertura malinconica si trasforma in un grido di insofferenza in “Mr. Alienato”, dove Lasio denuncia la disconnessione che si prova in un mondo che corre dietro all’apparenza e al denaro. La traccia è il cuore pulsante dell’album e mette in evidenza quella sensazione di estraneità che tanti giovani provano nel loro rapporto con la società.
Con “Le navi”, il Galantuomo Disilluso si allontana dai toni aspri e introduce un momento più sognante, ispirato dal suo legame con il mare e con Cagliari, sua città natale. Il brano è pervaso da immagini oniriche, come in una dimensione che ci porta lontano dalla frenesia quotidiana. Ma la riflessione sociale ritorna con “La pazzia dei giorni nostri”, il brano più graffiante del disco, in cui l’autore si scaglia contro una società che premia i conformisti e etichetta come folli quelli che artisticamente hanno qualcosa da dire. La satira sociale raggiunge il suo apice in questo pezzo pungente, dove la denuncia dell’indifferenza e della mediocrità diventa centrale.
In “Come i gabbiani in volo”, il Galantuomo Disilluso si ispira alla poesia “Gabbiani” di Vincenzo Cardarelli, creando una riflessione sulla libertà e sul desiderio di staccarsi dalla gabbia della società. Qui, la musica diventa eterea e poetica, con un flow che fluisce lentamente, invitando l’ascoltatore a meditare sull’esistenza e sul significato della vita. “Che problema c’è?” è uno dei brani più incisivi del disco, un ritratto della società che volta le spalle a chi è in difficoltà. Con una visione nichilista e disincantata, il pezzo denuncia l’indifferenza che ci circonda, il rifiuto di vedere e comprendere il prossimo.
Con “Mi lasci e mi riprendi”, il rapper propone una riflessione sull’ambiguità dei rapporti interpersonali, tra attrazione e distacco. La traccia si distingue per la sua atmosfera ipnotica, mentre i riferimenti a Marcuse e Ovidio aggiungono spessore intellettuale a un testo che sembra raccontare di un amore complesso e dalle sfumature più profonde. “Domande” è invece il brano più intimo dell’album, in cui Lasio si confronta con le proprie incertezze esistenziali, invitando l’ascoltatore a porsi domande per scoprire lati nascosti di sé. Il tema della ricerca interiore è forte e centrale, in un pezzo che suggerisce l’importanza dell’introspezione personale.
Il viaggio musicale continua con “Quando chiudo gli occhi”, il pezzo più sperimentale del disco. Tra sogno e realtà, la traccia ci immerge in un mondo ambiguo, in cui le parole sembrano volare via, sfuggenti. È un brano che invita a perdersi, a riflettere su ciò che è concreto e ciò che è illusorio. Con “Gli indifferenti”, il Galantuomo Disilluso si fa portavoce di un messaggio politico potente, prendendo ispirazione dalle parole di Antonio Gramsci. Qui, il disco raggiunge la sua vetta sociale, con un monologo che denuncia le contraddizioni e le disparità sociali dei nostri tempi. Infine, “Comprendere”, la traccia di chiusura, è il grido finale di rabbia e sincerità, un inno alla consapevolezza di sé e del mondo, per sfuggire al conformismo.
Mr. Alienato è un album che si fa ascoltare più volte per coglierne ogni sfumatura. Con un linguaggio diretto, provocatorio, e una produzione che mescola sonorità classiche e sperimentali, Il Galantuomo Disilluso ci regala un’opera profonda e riflessiva, che non ha paura di mettere in luce le contraddizioni della società odierna. Un album che interroga, che spinge a riflettere.
(Redazione)
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