Eurovision 2024: Doppio Standard Politico tra Russia e Israele
La petizione degli artisti è stata un chiaro segnale di protesta, denunciando la tragedia che ha portato alla morte di quasi 25.000 civili a Gaza, nel silenzio complice dei media e delle istituzioni europee. In questo scenario distopico, emerge la netta differenza di atteggiamento nei confronti della Russia. La sua esclusione dalle manifestazioni culturali e sportive è stata motivata dal paravento della solidarietà contro l’invasione dell’Ucraina. Tuttavia, tale solidarietà sembra mancare nel caso di Israele, principale alleato degli USA e della NATO in Medio Oriente.
La mancata esclusione di Israele, nonostante le gravi accuse di crimini di guerra e il proseguimento dell’occupazione coloniale in Palestina, è stata giustificata dagli organizzatori, i quali hanno sostenuto che l’emittente pubblica israeliana soddisfa tutti i requisiti richiesti dal regolamento del concorso, che è una competizione tra emittenti pubbliche e non fra governi.
La disparità di trattamento nei confronti di Israele rispetto alla Russia solleva dubbi sulla neutralità e l’indipendenza dell’Eurovision Song Contest, favorendo il tentativo di ripulire l’immagine di Israele a livello internazionale.
Risulta evidente come il boicottaggio e l’esclusione della Russia rispondano a dinamiche internazionali sul piano geopolitico e militare, dove ogni decisione non dipende da coerenza etica e dalla volontà di affrontare le violazioni dei diritti umani in modo equo e imparziale.
In un contesto in cui il Sudafrica porta Israele davanti alla Corte internazionale di giustizia con l’accusa di genocidio nella striscia di Gaza, aumenta in tutto il mondo la pressione per ottenere un cessate il fuoco immediato. La presa di posizione dei numerosi artisti islandesi e finlandesi, sottolineata dagli hashtag #BanIsraelFromEsc e #BoycottEurovision, allarga e rafforza il movimento di solidarietà con il popolo palestinese. E mentre si avvicina l’Eurovision Song Contest 2024 a Malmö, in Svezia, l’ondata di appelli per il boicottaggio di Israele potrebbe intensificarsi, riflettendo la crescente preoccupazione per la giustizia e la pace a Gaza.
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